Il gruppo farmaceutico e di prodotti chimici speciali Merck (125.20, +0,16%), con sede a Darmstadt, ha beneficiato del buon esito di una controversia sui brevetti relativa al suo farmaco per la sclerosi multipla Rebif (commercializzato assieme a Pfizer), che utilizza una proteina nota come interferone-beta.
La controversia legale era sorta con il suo rivale statunitense Biogen, e ormai si trascinava da anni. L'accusa ai danni di Merck era di aver violato il brevetto con il suo prodotto Rebif.
A febbraio una giuria aveva dato ragione a Merck, mentre il giudice distrettuale aveva annullato la decisione. Contro questo, Merck aveva fatto appello. Ebbene, la corte d'appello ha dichiarato inefficace il brevetto Biogen, dando infine ragione all'azienda tedesca.
Adesso Merck potrebbe svincolare l'accantonamento di 365 milioni di euro per il procedimento per violazione di brevetto tra Biogen e la controllata americana EMD Serono. Di questo ne beneficerà il suo risultato finanziario.
Una donna la comando
Nel frattempo la società di Darmstad ha annunciato che Stefan Oschmann cederà la presidenza del consiglio di amministrazione a Belén Garijo nel prossimo anno. Quest'ultima è attualmente Vice Presidente del Comitato Esecutivo e Deputy CEO di Merck e CEO Healthcare. Con effetto dal 1 maggio 2021, assumerà la presidenza del consiglio di amministrazione e la posizione di CEO. Sarà la seconda donna a capo di un gruppo quotato nel DAX. L'anno scorso l'americana Jennifer Morgan è passata al vertice di SAP, ma aveva lasciato l'incarico dopo ben sei mesi. Attualmente nessuna delle 30 maggiori società quotate in Germania è guidata da una donna.
