Negli ultimi giorni il titolo GERRESHEIMER ha fatto un balzo in avanti poderoso, schizzando in pochi giorni oltre la soglia di 80 euro. Il fornitore di imballaggi (soprattutto per il settore cosmetico e farmaceutico) sembra così essersi messo alle spalle il lungo trend ribassista che era cominciato a ottobre scorso.
Ad innescare questo rally improvviso sono state le voci, lanciate da Bloomberg e confermate dall’azienda, di un’interesse da parte di fondi di private equity. Anche se si tratta tuttavia di discussioni soltanto in fase embrionale, che servono come spunto per una successiva acquisizione, il mercato è andato subito in fermento perché di solito dove c’è fumo, c’è anche fuoco.
Così, se a inizio febbraio il titolo valeva circa 67 euro, in pochissimi giorni è balzato oltre quota 80 euro, sui massimi da ottobre scorso.
Fino al 2007 il proprietario di Gerresheimer era già un investitore di private equity, che poi ha deciso di quotare in borsa la società. Ad eccezione di alcuni investitori istituzionali, le azioni del produttore di imballaggi sono prevalentemente flottanti.
Normalmente quando un fondo di private equity si interessa a un’azienda è perché la ritiene sottovalutata o comunque che non sta esprimendo tutto il suo potenziale. Per cui pensano di acquistarla, fargli esprimere il meglio e poi rivenderla.
E vedendo le opinioni degli analisti, pare che siano in molti a pensare che sia sottovalutata, tenuto conto che il prezzo obiettivo medio degli esperti è di 109 €.
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Nell’ultimo anno ha dovuto affrontare il problema di una domanda decisamente fiacca, e c’è voluto tempo per smaltire le scorte in magazzino. Ciò aveva costretto l’azienda a ridurre le sue previsioni annuali e le prospettive di vendita. Ma adesso l’attività di imballaggio sta riprendendo vigore e l’azienda sembra essere rivitalizzata.
Il quadro grafico di Gerresheimer è stato completamente rovesciato da questi ultimi eventi, come possiamo vedere nell’immagine tratta dalla piattaforma di investimento .
Il superamento della Ema50 ha mandato un forte messaggio rialzista al mercato, anche perché ha ceduto immediatamente anche la resistenza statica sui 75 euro, una zona di prezzo dove c’era stata molta tensione sul finire del 2024.
Il rally improvviso non è però riuscito a superare la Ema200, il che non ci permette di parlare ancora di vera e propria inversione di tendenza. Tantopiù che l’indicatore RSI è volato in zona impercomprato, aumentando il rischio che possa esserci una correzione per via delle prese di profitto.
Tutto questo ci fa capire che le prossime sedute saranno molto importanti per capire il futuro di .
