La brusca correzione cominciata nel mese di maggio sembra non avere fine, e anche se le azioni di Fresenius Medical Care restano fortemente in guadagno dall’inizio dell’anno, gli investitori cominciano a preoccuparsi un po’ della recente debolezza delle ultime settimane.
Molti esperti hanno espresso perplessità sui prossimi risultati trimestrali, che annuncerà il 5 agosto. Un ostacolo è rappresentato dall’epidemia di influenza, che si ripercuote sullo slancio terapeutico. Nel secondo trimestre il tasso di crescita sarà quindi probabilmente debole come nel primo.
Sebbene siano previsti miglioramenti per il terzo trimestre, questi sono urgentemente necessari per raggiungere gli obiettivi annuali. In caso contrario, gli investitori potrebbero rimanere delusi.
Alcuni osservatori di mercato sono preoccupati anche per l’andamento del dollaro statunitense. Un’elevata quota del fatturato di è espressa infatti in dollari USA, e il biglietto verde da alcuni mesi è sotto pressione.
Il cambiamento nelle pratiche contabili rappresenta un ulteriore fattore di incertezza.
Quando a giugno l’azienda ha spiegato i suoi programmi durante il Capital Markets Day, lasciò perplessi il fatto che si parlò molto di riduzione di costi e di efficienza, ma non degli obiettivi concreti di fatturato a medio termine. Senza dichiarazioni chiare sulla futura crescita del fatturato, continuerà a dipendere fortemente dalle riduzioni dei costi per aumentare i profitti, e questi, come tutti sappiamo, sono limitati.

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Lo scenario grafico di Fresenius Medical Care evidenzia un chiaro deterioramento nelle ultime settimane. L’immagine sulla piattaforma di investimento mostra che il prezzo di FMC è finito sulla media mobile a 200 periodi (Ema200) a 44 euro, che sta agendo da supporto dinamico. Se dovesse cedere questo livello, il mercato riceverebbe un messaggio fortemente ribassista, con calo possibile fino al supporto statico a quota 42 euro.
Se tuttavia riuscisse a rimbalzare sulla Ema200 (magari con una trimestrale migliore delle aspettative), potrebbe ricavare quello slancio necessario che occorre per oltrepassare di nuovo la Ema50 e riprendere quota dopo diverse settimane negative.







