Continua la fase laterale delle azioni del Gruppo DHL, che ormai da oltre un mese sta oscillando nella fascia di prezzo tra 38,5 e 41 euro. Neppure i numeri positivi del resoconto semestrale di inizio agosto sono riusciti a dare la scossa (se non temporaneamente).
ha evidenziato un utile EBIT significativamente superiore alle aspettative (1,43 miliardi di euro), mentre il fatturato è stato deludente (19,83 miliardi contro i 21 stimati dagli analisti). Gli analisti hanno sottolineato il buon controllo dei costi e le ottime prestazioni in un contesto difficile.
Sui ricavi del gruppo si è sentito l’effetto dei dazi, perché i conflitti commerciali e le controversie geopolitiche hanno influenzato lo slancio economico globale, e quindi il business del gruppo logistico.
Va sottolineato inoltre che è fortemente impegnato negli Stati Uniti, in qualità di fornitore di servizi di trasporto merci globale.
Nonostante l’incertezza che circonda gli sviluppi futuri (le fluttuazioni dell’economia globale continueranno nella seconda metà dell’anno), il gruppo logistico ha confermato le sue previsioni annuali. Tuttavia il titolo è ancora sotto pressione.
Uno dei problemi è che i volumi potrebbero peggiorare in futuro a causa delle tensioni commerciali, creando una maggiore incertezza sui prezzi rispetto al solito, soprattutto durante l’alta stagione.
Tuttavia, nel lungo termine, il titolo rimane interessante. infatti dimostra stabilità in un contesto difficile e ha anche il potenziale per una significativa crescita del fatturato quando la situazione economica globale migliorerà.
_
Lo scenario tecnico di DHL evidenzia una situazione di forte incertezza. Da tempo ormai il prezzo sta oscillando tra 38,5 e 41 euro, ma anche l’ultimo tentativo di violare questo limite superiore è fallito, come vediamo sulla piattaforma di investimento .
Il prezzo sta trovando un solido supporto nella media mobile a 200 periodi. Ma se dovesse cedere anche questo livello, allora lo scenario diventerà ribassista, con possibile discesa fino a 37 euro o anche 36 euro.
Se al contrario il prezzo riuscirà a trovare lo slancio per infrangere la soglia del canale superiore oltre 41 euro, allora la strada sarebbe spianata per rialzi fino al massimo annuale su quota 44 euro.
