La lunga corsa delle azioni Commerzbank ha fissato nuovi massimi di 16 anni oltre la soglia dei 33 euro. La quotazione attuale è più del doppio rispetto a quella che aveva all’inizio dell’anno. La gioia degli investitori è stata appena alimentata dalle nuove previsioni al rialzo per il 2025, che potrebbero innescare un altro impulso per il titolo della banca commerciale tedesca.
Ma è davvero tutto così perfetto?
Il resoconto trimestrale ha confermato la solidità delle performance operative di . Nonostante un costo una tanutm di mezzo miliardo per i tagli ai posti di lavoro, l’istituto ha chiuso con un utile di 462 milioni, appena il 14% in meno rispetto allo stesso periodo del 2024.
Nell’intero primo semestre del 2025, la banca ha aumentato il suo utile operativo del 23%, raggiungendo i 2,4 miliardi di euro.
La banca ha alzato il suo obiettivo di utile netto per l’anno in corso a 2,9 miliardi di euro, ossia 100 milioni di euro in più rispetto alle previsioni precedenti. Inoltre, la banca ha presentato domanda per un ulteriore programma di riacquisto di azioni proprie fino a 1 miliardo di euro.
Più che i numeri però, a tenere banco è soprattutto la prospettiva di un’acquisizione da parte di UniCredit, che nonostante le forti resistenze (da parte della dirigenza, del consiglio di fabbrica e anche politica) continua a ribadire il suo interesse per .
La battaglia per l’acquisizione è in corso ormai da quasi un anno e ben presto potrebbe esserci una svolta decisiva. Il fatto è però che potrebbe avvenire sia in un senso (ossia acquisizione) che nell’altro (la rinuncia da parte di Unicredit).
Lo scenario tecnico di Commerzbank continua ad essere luminoso, addirittura fin troppo. Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il prezzo si trova ben oltre la media mobile a 50 periodi, evidenziando il forte slancio rialzista a breve termine.
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Anche l’indicatore RSI conferma il fortissimo slancio di Commerzbank, visto che sta nuovamente viaggiando a ridosso della zona di ipercomprato (inoltre è da aprile che viaggia costantemente su livelli alti).
Tuttavia, bisogna avere molta cautela. Con l’attuale balzo del prezzo ha raggiunto una valutazione elevatissima, che non trova piena giustificazione nel rapporto prezzo/valore contabile e nel rendimento del capitale proprio. Sappiamo inoltre che più si va in alto velocemente, più è difficile rimanerci.
Nel medio e lungo termine potremmo quindi assistere a una significativa correzione dei prezzi, specialmente se le speculazioni sull’acquisizione da parte di Unicredit non diventerà realizzabile.
Disclaimer:
Questo articolo ha solo scopo informativo e non costituisce una consulenza di investimento. Gli investimenti in azioni sono soggetti a rischi, inclusa la potenziale perdita del capitale investito. La redazione non si assume alcuna responsabilità per le decisioni basate su questo articolo.
