Negli ultimi anni il titolo MUNICH RE è stato protagonista di un rally vertiginoso, arrivando quasi a triplicare il valore che aveva nel 2022.
Una volta giunto in prossimità della soglia dei 600 euro, il titolo però ha cominciato a balbettare, e per due volte questa soglia ha rimandato indietro il prezzo.
Adesso gli investitori si chiedono se ci sia ancora spazio per ulteriori rialzi.
Il più grande riassicuratore al mondo ha presentato i suoi dati trimestrali, mostrando una crescita dell’utile pari a 2,1 miliardi, molto più alto delle stime degli analisti (1,6 miliardi). ha nuovamente registrato risultati record nell’intero primo semestre, con un utile di 3,2 miliardi. Il management ritiene di essere sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo annuale di 6 miliardi.
Oltre alla performance operativa positiva, a questo ha contribuito anche il fatto che le perdite dovute a calamità naturali sono ammontate a soli 20 milioni di euro, rispetto a circa mezzo miliardo di euro dell’anno precedente.
E allora perché c’è stata la recente correzione?
In primo luogo perchè una volta che ha raggiunto la soglia dei 600 euro, sono scattate le prese di profitto. In secondo luogo perché, malgrado le performance brillanti, permangono importanti sfide strutturali: la concorrenza sui prezzi nel settore riassicurativo si sta intensificando, mentre le condizioni contrattuali sono sottoposte a una pressione crescente in un contesto concorrenziale. Inoltre perché il calo dei tassi di interesse o un indebolimento dell’economia globale potrebbero ridurre i rendimenti degli investimenti.
Va detto però che vanta ancora un potenziale importante, anzitutto perché ha una solida base azionaria e una solida gestione del rischio, poi perché ha un modello di business diversificato (oltre alla riassicurazione, la società beneficia di un reddito crescente derivante dall’attività assicurativa primaria tramite ERGO), inoltre le catastrofi naturali e incertezze geopolitiche possono comportare premi di riassicurazione più elevati nel medio-lungo termine, e infine Munich Re ha un rendimento da dividendi interessante, il che rappresenta un valido argomento per gli investitori orientati al reddito.

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Il quadro grafico di Muniche Re resta rialzista nel lungo periodo, ma evidenzia qualche incertezza in più a breve termine.
Come si vede nell’immagine tratta dalla piattaforma di investimento , è da un bel po’ che la media a 50 periodi (Ema50) sta attirando il prezzo verso di sé. L’esito di questa sfida è incerto, e ciò lascia aperta la porta a qualsiasi scenario.
In caso di violazione al ribasso, c’è il supporto offerto dalla Ema200 verso 540 euro. Se però il prezzo di riuscirà a liberarsi dalla morsa della Ema50, allora potrebbe testare con successo la soglia dei 600 euro.







