Da diversi mesi ormai le azioni Lanxess sono scambiate in un range compreso tra 23,5 e 27 euro. Ma è preoccupante che ad ogni oscillazione il prezzo si comprime sempre di più verso il limite inferiore dell’intervallo.
Questo andamento deve far temere una fase ribassista più pronunciata, oppure può essere la base su cui costruire la ripresa?
Sappiamo che l’industria chimica è alle prese da tempo con una domanda debole e con prezzi di vendita più bassi. Gli ultimi dati trimestrali pubblicati da (14 agosto) lo evidenziano.
Le vendite sono diminuite del 12,6% su base annua. Questo calo, sia pure con diversa intensità, ha colpito tutti i segmenti. Anche la situazione reddituale è peggiorata. L’EBITDA operativo è sceso del 17% a 150 milioni di euro; il margine risultante è sceso al 10,2%. Ancora più drammatico: la perdita consolidata è quasi triplicata, da 16 milioni a 45 milioni di euro.
Un aspetto positivo è il flusso di cassa libero di 31 milioni di euro. Anche se negativi, i dati sono stati in linea con le aspettative.
L’attenzione maggiore è alle prospettive per il futuro, perché da tempo il settore chimico aspetta una ripresa che finora non c’è mai stata. Ecco perché il pessimismo prevale ancora tra i titoli di questo settore (come del resto), visto anche il contesto incerto legato ai dazi USA.
Alla luce della difficile situazione attuale, ha tirato le somme e ha drasticamente rivisto al ribasso le sue previsioni per la seconda metà dell’anno. Invece di 600-650 milioni di euro, il gruppo prevede ora un EBITDA compreso tra 520 e 580 milioni di euro.
Intanto la struttura del Gruppo sarà ulteriormente ottimizzata, chiudendo le sedi non redditizie come è già stato fatto con Krefeld-Uerdingen nel secondo trimestre. Anche la vendita della sua attività Urethane Systems alla giapponese UBE Corporation, completata ad aprile, segna l’inizio di una completa ristrutturazione del portafoglio.

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Il quadro tecnico di Lanxess mostra in modo evdente l’incertezza in cui sta navigando il gruppo chimico. Il prezzo continua a oscillare nel canale tra 23,5 e 27 euro, senza riuscire a fare breakout.
Come puoi vedere sulla piattaforma di investimento , un elemento cruciale di questo scenario sono le due medie mobili principali (Ema50 ed Ema200), che fungono entrambe da resistenza. Se Lanxess riuscirà a trovare lo slancio per superarle entrambe, allora potrebbe finalmente trarre una spinta così robusta da fuoriuscire dal canale laterale e magari spingersi verso la soglia dei 30 euro.







