Anche se è ancora protagonista di un lunghissimo trend rialzista, cominciato addirittura nel 2023, Siemens Energy ogni tanto vive momenti di correzione. E’ ciò che sta accadendo in questa seconda metà di agosto, dopo che sono scattate le prese di profitto a seguito del nuovo record storico oltre la soglia dei 100 euro.
L’ultimo report relativo al terzo trimestre dell’anno fiscale 2024/25, conclusosi a giugno, conferma comunque la solidità del business di . I nuovi ordini sono cresciuti significativamente, passando da 10,4 miliardi di euro a 16,6 miliardi di euro. I ricavi di 9,75 miliardi di euro e l’utile rettificato prima di interessi e imposte (EBIT) è salito a 497 milioni, migliorando significativamente il margine dallo 0,6 al 5,1% e superando le aspettative degli analisti.
Inoltre, il book-to-bill ratio a livello di Gruppo, ovvero il rapporto tra ordini in entrata e fatturato, è salito da 1,2 a 1,70, un valore eccellente. Valori superiori a 1 indicano una futura crescita del fatturato.
Il motore della crescita è stato l’attività negli Stati Uniti, dove il fatturato è aumentato di oltre il 50% e il volume di ordini è quasi triplicato. Tuttavia, la questione tariffaria ha comportato oneri e ha comportato un costo per di circa 100 milioni di euro.
Per il quarto trimestre 2024/25, si prevede che i dazi punitivi si tradurranno in un importo a due cifre in milioni di euro.
Ciononostante, la dirigenza è rimasta ottimista di fronte ai problemi, si aspetta di gestire l’impatto tariffario e per questo ha confermato le proprie previsioni e si aspetta un risultato vicino al limite superiore delle previsioni annuali, che sono state riviste al rialzo nel secondo trimestre.
Inoltre, la società potrebbe già pagare un dividendo per l’esercizio 2024/25 dopo che ha rimborsato le garanzie statali a giugno. L’Assemblea Generale Annuale di febbraio 2026 dovrebbe votare in merito a un possibile dividendo.
Gli investitori stanno anche speculando su una possibile imminente inclusione del titolo nell’indice EURO STOXX 50. La decisione verrà annunciata lunedì 1 settembre, ed entrerà in vigore lunedì 22 settembre.
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Sotto l’aspetto tecnico, sebbene il trend rialzista delle azioni rimanga intatto, si notano segnali di consolidamento oltre la soglia dei 90 euro, che attualmente funge da supporto (reso ancor più robusto dalla presenza della media mobile a 50 periodi).
C’è un aspetto interessante da sottolineare, osservando l’immagine sulla piattaforma di investimento : la recente correzione ha consentito al titolo di “scaricare” l’indicatore RSI, che adesso è in equilibrio. Questo apre alla possibilità di ulteriori impulsi rialzisti, se Siemens Energy troverà dei catalizzatori per raggiungere nuovi massimi.
Certo, il prezzo attuale è già molto elevato, ma se dovesse cedere il supporto della ema50 allora gli investitori “tardivi” potrebbero rientrare a un prezzo più ragionevole.
