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HENKEL, c’è ancora speranza di tornare a 75 euro?

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L’ultima correzione ha vanificato la bella corsa che c’era stata tra agosto e settembre

Un paio di settimane di correzione hanno sporcato di nuovo lo scenario delle azioni Henkel, che tra agosto e settembre erano riuscite a guadagnare quasi il 15%, mettendo fine a una lunghissima fase laterale che era cominciata ad aprile.
Visti questi saliscendi però, gli investitori si chiedono cosa devono aspettarsi per il futuro.

Dal punto di vista operativo, l’ultima semestrale ha evidenziato una realtà contrastante. ha infatti aumentato leggermente i profitti, mentre sono calate le vendite. Questo fa capire chiaramente quanto complesse siano le attuali sfide nel settore dei beni di consumo, tanto che le previsioni annuali dell’azienda stimano una crescita solo dell’1-2% nel 2025.


In particolare, il settore soffre la debole domanda in Nord America ed Europa, ovvero i suoi mercati principali. La crescita dei prezzi infatti non riesce a compensare le perdite di volume. Il segmento degli adesivi, invece, ha registrato un andamento ben diverso: gli adeguamenti dei prezzi hanno trainato la crescita di .


Nel frattempo l’azienda sta portando avanti la sua strategia di sostenibilità, che sono specificamente rivolte a mercati in crescita come la mobilità elettrica, l’Industria 4.0 e le telecomunicazioni. In questa ottica ha di recente siglato due importanti partnership con Dow e LyondellBasell, rispettivamente per la decarbonizzare la produzione di adesivi e oer creare detergenti per WC con materie prime rinnovabili.


Un segnale di fiducia da parte del management di è il programma di riacquisto di azioni proprie in corso, che da maggio ha già superato i 9 milioni di titolo riacquistati. E’ un messaggio importante in un periodo difficile per il mercato azionario.
Sarà sufficiente a ridare slancio al titolo? I dati trimestrali del 6 novembre forniranno le prime risposte.

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Intanto il quadro grafico di Henkel rimane sospeso tra una possibile corsa al rialzo e una marcia indietro.
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il prezzo si muove infatti a cavallo della media mobile a 50 periodi, poco sopra la soglia psicologica dei 70 euro. Questa barriera è resa ancora più solida dal fatto che poco oltre, a 73 euro, c’è anche la media mobile a 200 periodi. Serve quindi uno slancio molto robusto per risalire con decisione verso i massimi toccati a settembre su 75 euro.
Al contrario, la strada in discesa è più “libera” e per questo fa più paura agli investitori.


Disclaimer: Questo articolo ha scopo puramente informativo e non costituisce consulenza in materia di investimenti. Gli investimenti azionari sono soggetti a rischi, inclusa la potenziale perdita del capitale investito. La redazione non si assume alcuna responsabilità per eventuali decisioni basate sul presente articolo.

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