Mentre la questione dell’acquisizione da parte di Unicredit resta ancora da definire, il titolo Commerzbank vive una fase delicata, perché la correzione partita dai massimi di agosto (37,8 euro) ha spinto il prezzo attorno alla soglia psicologica dei 30 euro.
Cosa ci si può aspettare adesso?
Attualmente Unicredit possiede il 29% dell’istituto tedesco, di cui il 26% sono azioni dirette e il 3% sono strumenti finanziari derivati. Il numero uno della banca italiana, Marcel Orcel, ha precisato che Unicredit al momento intende rimanere al di sotto della soglia di acquisizione completa. Ci significa che resta per ora un semplice investimento finanziario.
Va detto che quando Unicredit entrò in , il prezzo delle azioni era significativamente inferiore a quello attuale. Aumentare la partecipazione adesso non sarebbe molto attraente per gli azionisti dell’istituto italiano, perché troppo costosa. Ma Commerzbank potrebbe aver fatto una mossa strategicamente importante: entro cinque mesi prevede infatti di investire fino a 1 miliardo di euro per riacquistare le proprie azioni, che poi verranno ritirate dal mercato. La conseguenza è che la partecipazione di UniCredit supererà la soglia critica del 30%, costringendo così l’istituto italiano a presentare un’offerta di acquisizione. Per evitare ciò, è probabile che i derivati finanziari vengano ridotti di conseguenza.
E’ evidente che l’andamento delle azioni resterà ancorato alle speculazioni sull’acquisizione da parte di Unicredit. Nel breve termine, qualche movimento potrebbe essere innescato dai dati trimestrali in uscita a inizio novembre, soprattutto se saranno molto positivi.
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Dal punto di vista tecnico, le azioni di Commerzbank si trovano in una situazione molto delicata. Come possiamo vedere nell’immagine tratta dalla piattaforma di investimento , il prezzo adesso si sta distanziando dalla media mobile a 50 periodi, alla quale era incollato da un paio di mesi.
A fare da supporto c’è adesso la soglia psicologica dei 30 euro, mentre l’indicatore RSI è in posizione pressoché neutrale.
All’apparenza sembra una situazione di stallo tecnico, ma attenzione a non perdere contatto anche dalla soglia dei 30 euro, perché altrimenti potremmo assistere a un calo più repentino verso la Ema200 (attualmente a 27 euro).
Se però dovessero giungere dati importanti dalla trimestrale, il titolo potrebbe ricevere quell’impulso che serve per spingersi di nuovo oltre la Ema50.
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