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DAX, il taglio della Ema50 e della trend-line non sono un buon segno

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Nonostante il guadagno settimanale di mezzo punto percentuale, l’indice tedesco fatica a ritrovare lo slancio che aveva fino a fine luglio

C’è un clima di forte prudenza che avvolge l’andamento del DAX in questo periodo. Mentre i mercati azionari statunitensi si spingono a livelli record dalle fantasie di taglio dei tassi d’interesse da parte della FED, e dalle notizie sorprendentemente positive dal settore tecnologico, il invece non riesce a riconquistare la soglia dei 24mila punti.


La ragione principale di questa prudenza è l’incertezza geopolitica sia in Medio Oriente che sul fronte russo-ucraino (specie dopo l’intrusione di droni russi nello spazio aereo polacco). C’è una potenziale di forte escalation di tensione in agguato, e ciò spinge gli investitori alla cautela: piuttosto che fare un passo sbagliato, preferiscono aspettare e vedere cosa succede.


Così il mercato azionario tedesco ha archiviato una settimana senza una chiara direzione. Il ha chiuso a 23.698,15 punti, con un guadagno di quasi mezzo punto percentuale su base settimanale. Tuttavia, l’indice rimane in una fase di consolidamento dopo la forte corsa avvenuta fino all’inizio di luglio

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Osservando il grafico sulla piattaforma di investimento , ci sono tuttavia due segnali di allarme. Il primo è il taglio della media mobile a 50 periodi, che ha inviato un messaggio ribassista al mercato. Il secondo è il taglio della trendline rialzista di lungo periodo che parte da agosto 2024.
Per il momento il sembra avere trovato sostegno nel supporto statico a quota 23400 punti, ma l’eventuale rottura di quest’ultimo manderebbe un segnale di forte debolezza, con possibile arretramento al di sotto della soglia dei 23mila punti.

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