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HUGO BOSS supera le vendite pre-pandemia e spinge l’utile nel primo trimestre

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Nel periodo da gennaio a marzo le vendite sono migliorate del 55% a 772 milioni di euro, il risultato operativo (EBIT) è passato da 1 milione a 40 milioni di euro

Il gruppo di moda Hugo Boss ha iniziato il nuovo anno con una crescita significativa, riuscendo ad aumentare le vendite al di sopra del livello pre-pandemia. Il gruppo ha confermato le previsioni per l’intero 2022.

I driver di crescita sono stati soprattutto l’Europa e la regione delle Americhe. Intanto nell’Est Europa, nonostante la guerra in Ucraina e la conseguente sospensione delle attività in Russia, l’attività continua a svilupparsi positivamente.

Risultati Q1 Hugo Boss

Nel periodo da gennaio a marzo le vendite sono migliorate del 55% a 772 milioni di euro. Nello stesso trimestre dell’anno precedente, quando l’attività era ancora gravemente colpita dalle restrizioni legate alla pandemia, Hugo Boss realizzò 497 milioni.
Nonostante i maggiori investimenti, il risultato operativo (EBIT) è passato da 1 milione a 40 milioni di euro.
In termini di guadagni di gruppo, Hugo Boss è tornato in attivo a 26 milioni di euro, dopo una perdita di 8 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente.

Previsioni 2022 Hugo Boss

Nell’anno in corso, Hugo Boss intende continuare ad aumentare le vendite tra il 10 e il 15%, passando da 3,1 a 3,2 miliardi di euro. L’EBIT dovrebbe aumentare di un ulteriore 10-25% tra 250 e 285 milioni di euro e gli utili consolidati tra 150 e 180 milioni di euro. Gli investimenti dovrebbero aumentare da 104 milioni di euro a tra 200 e 230 milioni di euro.

La previsione è realizzabile ‘nonostante i continui investimenti in prodotti, marchi e competenza digitale‘ e sullo sfondo delle attuali incertezze geopolitiche e macroeconomiche, “in particolare la guerra in Ucraina, le attuali restrizioni legate al Covid-19 sulla Cina continentale, i costi di trasporto globali persistentemente elevati e l’inflazione generale dei costi”.

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