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ADIDAS, perdita netta nel Q1. Obiettivi confermati per il 2023

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Al netto delle imposte, la perdita da attività continuative è stata di 24 milioni di euro, dopo un utile di 310 milioni dell’anno precedente

E’ stato un avvio di anno molto complicato per il produttore di articoli sportivi Adidas, anche se leggermente migliore delle previsioni.

Nel periodo gennaio-marzo, i magazzini pieni e la partnership annullata con Yeezy hanno pesato sul fatturato, che è stato poco meno di 5,3 miliardi, al livello dell’anno precedente.

Tuttavia, il risultato operativo è crollato di oltre l’86% a 60 milioni di euro (nel primo trimestre dell’anno scorso fu di 437 milioni) ed il corrispondente margine operativo è stato solo dell’1,1%, dopo l’8,2% dell’anno precedente.
Al netto delle imposte, la perdita da attività continuative è stata di 24 milioni di euro, dopo un utile di 310 milioni dell’anno precedente.
Al netto delle imposte e terzi, la perdita è stata di 39 milioni di euro (anno precedente 482 milioni di euro).

Nonostante questi dati deboli, il primo trimestre si è concluso un po’ meglio del previsto, come ha detto il boss Björn Gulden. Infatti le scorte sono già inferiori di 300 milioni di euro rispetto a inizio anno.

Il Consiglio di Gestione ha confermato le previsioni per l’anno. Si prevede che le vendite aggiustate per la valuta continueranno a diminuire nell’intervallo percentuale elevato a una cifra e la perdita operativa massima riportata sarà di 700 milioni di euro se si verificheranno tutti i fattori negativi relativi ai resti di Yeezy. Riguardo a questo ultimo aspetto, bisogna valutare ancora il modo in cui verranno gestiti i prodotti della collaborazione annullata con il controverso rapper statunitense Kanye West.

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