Home
E.ON

E.ON cerca di uscire dal range (col supporto di Fibonacci)

Scritto da -

Dopo il lungo rally tra autunno e primavera, il prezzo del titolo energetico ha prima vissuto una forte correzione ed ha poi oscillato tra 11,05 e 11,70 euro

Nonostante l’innalzamento degli obiettivi di profitto annuali, il titolo sembra non trovare ancora lo slancio per uscire dal lungo range dove si trova da diverse settimane.

Il prezzo delle azioni è imprigionato tra 11,05 e 11,70 euro dal mese di maggio, ma il recente attraversamento della EMA50 non è stato seguito da un impulso tale da fare fuoriuscire dal sui range.
Tuttavia, c’è Fibonacci a fare da solido supporto.

eon_30_7_2023
(Fonte grafica piattaforma di investimento )

Il più grande fornitore di energia della Germania, che ha appena annunciato ulteriori riduzioni di prezzo per elettricità e gas ai clienti, nel primo semestre ha avuto un balzo degli utili, saliti a 2,3 miliardi rispetto agli 1,4 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
Risultati che hanno indotto ad alzare la sua guidance per l’intero anno (utile netto rettificato tra i 2,7-2,9 miliardi, rispetto ai 2,3-2,5 anunciati in precedenza).

La nuova previsione è dell’11% superiore alla stima media degli analisti fornita da Bloomberg.
Va detto erò che le ragioni alla base di questo exploit sono principalmente di natura temporanea, legati alla normalizzazione del mercato dopo le turbolenze del periodo Covid.
vuole presentare i dati dettagliati il ​​9 agosto.

Sotto il profilo tecnico, dopo il lungo rally tra autunno e primavera, il prezzo di ha prima vissuto una forte correzione dai massimi (dovuta anche alla detrazione del dividendo a maggio), poi una lunga fase di range (tra 11,05 e 11,70 euro) che tuttora è in corso.

eon_30_7_2023
(Fonte grafica piattaforma di investimento )

Il tentativo di fare breakout a fine giugno si è rivelato un falso segnale. Ma la situazione rimane ancora aperta a ogni scenario.
Se i rialzisti avranno abbastanza forza, il prezzo potrebbe tornare al massimo di maggio di 12,29 euro.
Intanto al ribasso c’è il 23,6 Fibonacci a fare da supporto, impedendo ulteriori discese verso la EMA200.

Visto il potenziale nella transizione energetica, in quanto è uno dei leader del mercato europeo, gli analisti sono prevalentemente ottimisti, sia pure in modo cauto. Deutsche Bank, JP Morgan e Barclays fissano un target di 13 euro, mentre UBS è più moderata (12 euro). Gli analisti di Jefferies e UBC sono i più scettici target sotto 11 euro).

Non è possibile commentare questo post.

CONOSCERE IL DAX