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DAX borsa Francoforte

La pandemia torna a guidare la Borsa. Francoforte chiude in cal malgrado l’IFO positivo

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Gli investitori continuano a tremare di fronte ai numeri sui contagi da Covid in tutta Europa

Un indice IFO solido – che solitamente è molto stimolante per il listino azionario – non basta a risollevare l'umore degli investitori, che continuano a tremare di fronte ai numeri sui contagi da Covid in tutta Europa. La costante ricerca di un vaccino è stata un flop, non c'è quindi da meravigliarsi che con il rapido aumento dei numeri sorgano nuove paure economiche, soprattutto in Europa. Ne scaturisce un'altra giornata nervosa, con il DAX che perde lo 0,29% a 12606 punti.
Il MDax accusa una flessione anche maggiore, dell'1,31% a 26.424 punti. In questo caso, le perdite dei pesi massimi dell'indice Airbus e di Zalando hanno avuto un impatto negativo.


QUADRO TECNICO: il DAX non è riuscito a riavvicinarsi al ritracciamento del 23,6% a 12.677 punti. Se dovesse spingersi di nuovo sotto 12570, sarebbe possibile un nuovo scivolamento verso 12500 / 12470. Più in basso, i livelli 12330 e 12220 sono supporti molto importanti. Occhio alla media esponenziale di 200 giorni a quota 12.297.
Se il DAX tornasse nuovamente al di sopra del suo prezzo medio mensile di 13.000 / 13.100, la previsione potrebbe migliorare di nuovo.


IFO POSITIVO


Le aziende tedesche sono più ottimiste, come dimostra l'indice Ifo sul clima aziendale. E' infatti salito a settembre a 93,4 punti dai 92,5 punti del mese precedente. Si tratta del quinto incremento di fila. Gli economisti avevano stimato un dato ancora maggiore a 93,8 punti. "L'economia tedesca si sta stabilizzando nonostante il numero crescente di contagi", ha affermato il presidente Ifo Clemens Fuest.


DAX


Sono pochi i titoli del Dax che si sono mossi in positivo. Il fornitore automobilistico Continental è il migliore del giorno (+1,69%) sono aumentati leggermente. L'azienda ha annunciato che a causa della crisi pandemica, porrà fine alla joint venture con Osram specializzata in fari a LED, con sede a Monaco di Baviera.
Anche i titoli immobiliari, considerati difensivi, hanno resistito moderatamente.


Tra i migliori del giorno anche Siemens AG (+1,03%), dopo l'annuncio che il nuovo CEO di Siemens Energy, Christian Bruch, si trasferisce con il suo stretto staff da Monaco a Berlino.
La gestione aziendale della società scorporata da Siemens con 91.000 dipendenti avrà quindi sede nella capitale il prossimo anno. Circa 150 persone dovrebbero lavorare lì. Siemens Energy torna così alle sue radici (la prima pietra dell'attuale gruppo Siemens fu posta a Berlino nel 1847).


Per il resto, perdite per tutti i settori, con Adidas (-2,04%) che ha rilasciato i profitti guadagnati ieri.
Il più grande calo del giorno riguarda MTU Aero Engines (-2,38%), penalizzato dal calo di richieste di motori per aeromobili per via del calo dei viaggi e del rischio lockdown in tutto il mondo (la rivale Rolls Royce fa ancora peggio a Londra, dove perde più del 5% scambiando al livello più basso dall'autunno 2003).


MDAX


Sul MDAX va segnalata la caduta di Airbus (-3,35%), dopo la notizia che Delta Air Lines vorrebbe rinviare la consegna di almeno 40 aerei. La crisi del settore trasporti a causa del crollo del numero di passeggeri dovuto alla pandemia, ha mandato le compagnie aeree in grave crisi di liquidità. Non hanno i fondi liquidi per pagare gli ordini. Questo ora minaccia di influenzare Airbus.


Sempre sul listino di media capitalizzazione, è stata un'altra giornata negativa per Grenke (-3,93%), travolto di recente dallo scandalo dopo le accuse di riciclaggio da parte di Viceroy.


La maglia nera del giorno va però a Durr (-5,53%), le cui quotazioni sono state depresse dall'annuncio di un'emissione di obbligazioni convertibili.
La società vuole raccogliere circa 150 milioni di euro attraverso le obbligazioni in scadenza nel 2026. E' stato escluso il diritto di sottoscrizione per gli azionisti esistenti. Il motivo degli addebiti era una prevista diluizione degli utili, che deriva dalla possibilità che le obbligazioni vengano convertite in azioni della società. Durr prevede di utilizzare i proventi dell'emissione di obbligazioni per scopi aziendali generali quali rifinanziamenti e altre potenziali acquisizioni.



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