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BAYER cerca lo spunto per riportarsi verso la EMA50

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L’azienda ha abbassato le prospettive annuali a luglio, ma gli analisti continuano a fissare un target price al rialzo

Lo sprint sul finire del mese di luglio aveva fatto pensare a un possibile slancio per , che però poi è tornato a marciare in discesa.
Ma gli analisti sembrano conservare un po’ di fiducia nell’azienda agrochimica tedesca, che potrebbe ricevere un impulso dalla recente approvazione negli Stati Uniti (dopo la bocciatura di giugno) per una versione a 8mg del farmaco per gli occhi Eylea. Un prodotto che nella prima metà dell’anno ha portato a Bayer guadagni per ben 1,6 miliardi.

Intanto le azioni lottano contro la EMA50, come avremo modo di approfondire tra un po’…

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(Fonte grafica: piattaforma di trading )

Il compito del nuovo capo Bill Anderson (in carica da giugno) si sta dimostrando difficile quanto ci si aspettava. ha abbassato le prospettive annuali a luglio, sia per il calo dei prezzi di alcuni prodotti (come il diserbante, il cui business è diminuito di oltre un terzo), sia per l’indebolimento del commercio dei farmaci soggetti a prescrizione (Bayer non prevede alcuna crescita per il 2023, dopo che in precedenza era stato promesso un piccolo aumento dell’1%).

Peraltro non è esclusa una scissione tra le divisioni Pharma e Cropscience, che molti analisti ritengono più preziose singolarmente che nel loro insieme. “Dobbiamo fare ciò che è giusto per l’azienda. Se il management giunge alla conclusione che la struttura del gruppo deve essere modificata, ciò verrà fatto“, ha detto Anderson.

Sotto il profilo tecnico, l’attraversamento della EMA50 alla fine di luglio sembrava poter aprire scenari di recupero per , che poi però si è adeguato al clima cupo di agosto, tornando a scendere.

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(Fonte grafica: piattaforma di trading )

Per sperare di invertire il quadro ribassista, occorre che il titolo tenga vivo il supporto sui minimi annuali poco sopra quota a 48 euro. Ma occorre anche ritrovare la fiducia per riportarsi oltre la EMA50 (a quota 51,6).

Nel mese di agosto diversi analisti hanno rivisto la propria valutazione su .  Al forte ottimismo degli svizzeri di UBS (target price di 90 euro) si contrappone la cautela di JP Morgan (55 euro). Un target compreso tra 60 e 70 euro viene visto da Deutsche Bank, Berenberg e Jefferies, quello oltre i 70 euro è di Barclays e Warburg Research.

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