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MERCEDES-BENZ, il supporto a 65,5 può innescare il rimbalzo?

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Dopo il rally tra maggio e metà giugno, che aveva portato il titolo Mercedes-Benz al nuovo massimo dell’anno, il titolo ha imboccato la discesa

Dopo un’estate calda e deludente, gli investitori di sperano di vedere un recupero nell’ultima parte dell’anno, anche perché gli analisti continuano a mantenere un forte ottimismo per il gruppo automobilistico tedesco.

Se lo scorso anno i problemi maggiori per il settore riguardavano la difficoltà della catena di fornitura, adesso le preoccupazioni si sono spostate sulla domanda. Quasi la metà dei produttori di automobili lamenta la mancanza di ordini, a causa dello scenario economico difficile.

Ma a preoccupare è anche la maggiore concorrenza cinese, in special modo nel mercato delle auto elettriche. Proprio questo aspetto ha spinto la Ue a mettere nel mirino i corposi finanziamenti statali per questi veicoli elettrici, perché il loro prezzo viene abbassato artificialmente e questo distorce il mercato.
Secondo i dati della Commissione, le auto elettriche cinesi costano in genere circa il 20% in meno rispetto ai modelli prodotti nell’UE e questo potrebbe spingere la quota di mercato dall’attuale 8 al 15% nel 2025.

Alla fine di luglio ha mostrato i suoi conti trimestrali, che hanno evidenziato buone performance, e probabilmente per questo gli analisti (come vedremo tra poco) rimangono fiduciosi. Per l’intero anno il gruppo automobilistico ritiene di arrivare a profitti sullo stesso livello dell’anno precedente, mentre in precedenza si temeva un calo.

Evidentemente funziona il riposizionamento strategico del Ceo Ola Källenius (il cui contratto è stato appena prolungato fino al 2029), che ha indirizzato la casa automobilistica tedesca verso il settore del lusso.

Dopo il rally tra maggio e metà giugno, che aveva portato il titolo al nuovo massimo dell’anno, il titolo ha imboccato la discesa arrivando sui minimi di maggio scorso.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

sembra aver trovato un supporto solido su quota 65,5 euro. Tuttavia per avere un segnale di ripresa abbastanza robusto, occorre ritornare almeno su quota 70 lasciandosi alle spalle la coppia EMA50-EMA200.
Queste ultime però stanno per inviare un nuovo messaggio negativo, visto che è appena avvenuto il cross.

Come detto, gli analisti restano ottimisti, indicando per un target che oscilla tra gli 83 euro di Berenberg e i 120 di Deutsche Bank. In mezzo troviamo i 98 euro di Goldman Sachs, i 90 euro di JP Morgan.

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