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ALLIANZ, la ripresa viene minacciata dal pattern “testa e spalle”

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Nonostante un forte ottimismo in vista dei prossimi dati trimestrali, il quadro tecnico evidenzia una forte insidia

Dopo aver raggiunto i massimi annuali a 234,2 euro, nelle ultime settimane il titolo Allianz si è infilato in una fase di correzione, con alcuni fattori tecnici che (come vedremo) incutono una certa preoccupazione, nonostante il quadro rimane al momento ancora positivo.

In attesa che il gruppo assicurativo renda noti i dati trimestrali (a novembre), c’è la convinzione che possa rivedere i suoi obiettivi al rialzo visto che ci sono numerosi fattori trainanti che dovrebbero avere un impatto positivo (basso rapporto di spesa, attenzione alla crescita, economie di scala e attività in grandi mercati oltre all’assicurazione sulla vita), nonostante l’andamento relativamente debole dei prezzi nel settore. E forse Allianz annnuncerà anche un ulteriore programma di riacquisto azioni.

Intanto di recente Allianz ha concluso un affare con il gruppo assicurativo italiano Generali, dal quale ha comprato la sua controllata Tua Assecurazioni, specializzata in assicurazioni auto (per 280 milioni di euro, l’operazione dovrebbe essere completata nel primo trimestre del 2024 e necessita ancora dell’approvazione delle autorità). Curiosamente, pochi giorni prima il CFO di Allianz, l’italiano Giulio Terzario, era passato a Generali.
Sempre negli ultimi giorni, Allianz si è separata da una joint venture ventennale nel mercato cinese dell’asset management, vendendo la quota della CPIC Fund Management.

Dal punto di vista tecnico, il taglio al ribasso della EMA50 non è stato un bel segnale per il mercato, ma ancora peggiore è il pattern che si sta formando.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Infatti si vede un chiarissimo “testa e spalle” che si sta formando. Finché non ci sarà la violazione della neckline (218 euro) non c’è ancora da preoccuparsi, ma qualora avvenisse il messaggio non sarebbe positivo, visto che si tratta di un pattern di inversione con un potenziale ribassista che in questo caso è anche robusto.

Per i rialzisti sarebbe invece fondamentale recuperare il livello oltre la Ema50, così da riprendere slancio in direzione dei massimi annuali.

Le opinioni degli analisti riguardo Allianz rimangono improntate all’ottimismo. Gli esperti di Deutsche Bank vedono un rialzo a 12 mesi fino a 265 euro, mentre Berenberg arriva fino a un target di 309 euro. Jefferies vede una risalita fino a 245 euro.

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