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HENKEL, i venditori continuano a prevalere dopo la “croce della morte”

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Il prossimo livello di supporto si trova poco sotto i 65 euro, quello successivo opoco sotto i 64 euro. Ancora più in basso c’è il minimo di 12 mesi a 61,40

Il tentativo di rimbalzo nella seconda metà di agosto è fallito, e per il titolo Henkel le prospettive si sono fatte nuovamente cupe. Anche perché, come scrivemmo a quel tempo, si stava concretizzano il cross tra le medie mobili 50 e 200, che porta un chiaro messaggio ribassista.

Nonostante un contesto (inflazione e crisi economica) in cui i consumi sono più deboli che in passato, l’industria cosmetica nella prima metà dell’anno ha aumentato il suo fatturato. L’associazione industriale IKW ha stimato un totale di circa 16,3 miliardi di euro, +9,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Proprio la solida prima metà dell’anno, aveva spinto Henkel ad alzare le sue previsioni per il 2023. Ma questo non è bastato per ridargli slancio.
Il punto è che parte della crescita del fatturato è dovuta all’aumento dei prezzi, perché i produttori scaricano sui clienti l’aumento dei costi per l’energia e le materie prime.


Sotto il profilo tecnico, la situazione non è delle migliori (-8% nell’ultimo semestre). Chi fa trading con i CFD (contratti per differenza) fa bene a puntare ancora sul ribasso, a maggior ragione dopo che si è verificata la “croce della morte”, ossia il passaggio della media mobile 50 sotto quella a 200.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Il prossimo livello di supporto si trova poco sotto i 65 euro, quello successivo poco sotto i 64 euro. Ancora più in basso c’è il minimo di 12 mesi a 61,40.
Per uno spunto rialzista invece occorrerebbe anzitutto riguadagnare la Ema50.

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