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DHL GROUP alla prova di un doppio ostacolo: 40 euro ed EMA50

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Le prospettive sono comunque incoraggianti, per via dei segnali di miglioramento nel settore della logistica

Dopo il crollo vissuto da fine luglio a fine ottobre, le azioni stanno rimbalzano con vigore verso l’alto, tanto che in una sola settimana hanno quasi dimezzato le perdite del trimestre precedente, riportandosi sulla soglia dei 40 euro.

La prima parte del 2023 era stata molto positiva per il gruppo logistico, che però poi aveva scontato la brusca frenata dell’economia tedesca.
La ripresa si è così arenata sui risultati del debole terzo trimestre e sulle previsioni ridotte dal management riguardo l’anno in corso e lo sviluppo aziendale di medio termine. Va detto però che tutto era ampiamente previsto dai mercati.

sta riflettendo le difficoltà che sta avendo l’economia a riprendersi. Del resto la direzione intorno al CEO Meyer, subentrato in primavera, aveva identificato i suoi obiettivi annuali su tre scenari, a seconda che e quanto velocemente l’economia si stesse riprendendo.

Le prospettive sono comunque incoraggianti, per via dei segnali di miglioramento nel settore della logistica. Impulsi positivi potrebbero venire soprattutto dal trasporto aereo.
Altra cosa importante è che rimane intatto l’obiettivo di attenersi al programma di buyback, che prevede di acquistare i restanti 1,2 miliardi di euro entro la fine del prossimo anno.

Sotto il profilo tecnico, ha mandato un messaggio importante tagliando la trendline ribassista di medio periodo. Il messaggio è peraltro stato rafforzato dal taglio della Ema50.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Adesso si trova al test della Ema200 (peraltro in prossimità della soglia psicologica dei 40 euro), che potrebbe essere la svolta decisiva per imboccare la strada verso la prossima resistenza attorno a 42 euro.

Secondo diversi analisti, i titoli hanno ancora un notevole potenziale di rialzo. La banca svizzera UBS ha mantenuto un obiettivo di prezzo di 51 euro, mentre BofA l’ha messo a 51 euro. Bernstein vede DHL Group su 48 euro a 12 mesi, mentre Warburg Research lo mette a 42,50 euro. C’è anche chi è più scettico, come l’americana JPMorgan che fissa un target di prezzo a 34,80 euro perché si aspetta che la redditività continui a diminuire nel 2024.

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