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BAYER, spiragli di ottimismo per riconquistare i 40 euro

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Rimane ancora aperto un gap down compreso tra 37 e 40 euro, che si è generato con il crollo di novembre

Verso la fine di novembre dicemmo che lo scenario di Bayer era fortemente ribassista, col prezzo che avrebbe potuto scivolare verso la soglia dei 30 euro. Ci avevamo visto giusto, anche se subito dopo il crollo è cominciata una ripresa (+18% dal minimo di novembre) che ha consentito al titolo del colosso agrochimico di recuperare fino a 35 euro.

Ma questa risalita è solida oppure no?


Cominciamo col dire che ripetere un anno pessimo come è stato il 2023 (-30% per Bayer) è difficile. Gli investitori si aspettano però tempi decisamente migliori, e hanno ricevuto una bella iniezione di ottimismo verso Natale, quando dopo una serie di sconfitte, l’azienda chimica e farmaceutica agricola ha vinto una causa sul glifosato in California.
Inoltre i risultati provvisori di uno studio su un farmaco contro il Parkinson si sono inseriti nell’umore caratterizzato dalla speranza in tempi migliori.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Sotto il profilo tecnico, rimane ancora aperto un gap down compreso tra 37 e 40 euro, che si è generato con il crollo di novembre. Ricucire questo strappo è il primo target per Bayer.


Prima però il titolo dovrà superare il test della Ema50, che in questo momento agisce da resistenza. L’indicatore RSI non è ancora in ipercomprato, quindi sembra esserci lo spazio per risalire ancora un po’ la corrente.

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