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SIEMENS HEALTHINEERS mette nel mirino il gap down di maggio scorso

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La trimestrale positiva ha innescato un impulso rialzista che ha portato il titolo fuori dal canale

I numeri del primo trimestre dell’anno finanziario 2023/24 hanno dato quella spinta che aspettava da tempo, in grado di spingerlo al di fuori del range dove stava oscillando da dicembre.

Il gruppo di tecnologica medica è cresciuto in modo redditizio nel primo trimestre dell’anno finanziario. Ha chiuso il periodo con un EBIT di 742 milioni, +8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, col fatturato in salita 1,9%, grazie soprattutto alla spinta dell’affiliata per la terapia del cancro Varian.

Escludendo il business dei test rapidi Covid, la crescita comparabile è stata addirittura del 7%. Al netto delle imposte e dei terzi, nonostante l’aliquota fiscale più elevata, l’utile è salito a 431 (anno precedente: 421) milioni di euro.

La diagnostica di laboratorio (che durante la pandemia aveva beneficiato della vendita di test antigenici) rimane l’unico settore dove le performance non sono state brillanti, ma la ristrutturazione di questo settore sta cominciando a dare i suoi frutti.

L’azienda di Erlangen ha confermato le previsioni annuali. L’obiettivo è quindi una crescita organica compresa tra il 4,5 e il 6,5% e un utile per azione rettificato compreso tra 2,10 e 2,30 euro. Le ipotesi per l’effetto valutario negativo sono aumentate di 2 centesimi a circa 10 centesimi.

Sotto il profilo tecnico, l’impulso rialzista innescato dalla trimestrale ha permesso a di venire fuori dal canale (51-53,5 euro) dove viaggiava da esattamente due mesi.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Evidentemente si fanno sentire gli effetti della “croce d’oro (Ema50 sopra Ema200) che è avvenuta sul finire dello scorso anno. Va aggiunto che in queste settimane l’indicatore RSI ha avuto modo di “scaricarsi”, per cui adesso c’è ampio spazio per una crescita.

Con il breakout dal canale, le azioni hanno messo nel mirino i massimi di un anno a 58 euro. A metà percorso c’è peraltro un gap down aperto da maggio scorso (54,9-55,5) che potrebbe essere il primo target al rialzo.
In caso di rimbalzo verso il basso, la Ema50 (51 euro circa) è il primo livello di supporto da monitorare.

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