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SIEMENS cerca un nuovo strappo oltre i 170 euro

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Al rialzo un possibile target potrebbe fornirlo il “doppio minimo” realizzato a inizio anno, che immaginiamo sia su quota 182 euro

Dopo un rally impetuoso cominciato nel mese di ottobre e condotto fino ai massimi storici (con un guadagno del 43%), il titolo Siemens sta lottando da qualche settimana contro la soglia dei 170 euro, che per 4 volte l’ha ricacciato indietro.

I recenti dati trimestrali resi noti dall’azienda con sede a Monaco potrebbero dare l’impulso giusto per oltrepassare anche questo livello in modo definitivo.

Nel primo trimestre dell’anno fiscale (ottobre-dicembre), Siemens ha battuto il contesto economico debole, realizzando più vendite e utili.

Malgrado lo sviluppo debole del Digital Industries (DI) e i segnali di rallentamento nel settore dell’automazione industriale (soprattutto in Cina), il business di Siemens si è sviluppato in modo sorprendentemente forte, grazie a diversi importanti ordini nel settore dei treni mobili.
Il gruppo tecnologico continua ad avere un portafoglio ordini record (113 miliardi di euro) e ha confermato gli obiettivi per l’intero anno.

Intanto, dopo essersi liberata di un ulteriore 8% di Siemens Energy (ora gli resta una quota del 17,1%), l’azienda potrebbe disinvestire anche nella filiale Innomotics, per la quale non si escludono ne’ una vendita ne’ una possibile IPO. Le prime offerte potrebbero essere raccolte alla fine di febbraio, e si spera in un ricavo di oltre 3 miliardi di euro (per la vendita si aspetterebbe entro settembre).

Sotto il profilo tecnico, è chiaro che lo scoglio più importante per Siemens è la soglia dei 170 euro, che deve essere superato stabilmente per evitare nuovi rimbalzo all’indietro (il massimo storico raggiunto di recente è stato 173,7).

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

La Ema50 ha fatto da supporto alle ultime correzioni, ma si sta avvicinando e quindi bisogna evitare di finirci sotto. A quel punto infatti si potrebbe rischiare uno scivolamento verso il supporto statico verso quota 158.
Al rialzo invece un possibile target potrebbe fornirlo il “doppio minimo” realizzato a inizio anno, che immaginiamo sia su quota 182 euro.

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