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QIAGEN testa la Ema50 per ridarsi slancio

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Dopo un primo trimestre complicato, l’azienda prevede una ripresa nella seconda metà dell’anno

Dopo aver vissuto una importante fase di recupero tra ottobre e febbraio, le azioni dello specialista in diagnostica e servizi di laboratorio Qiagen hanno fatto parzialmente marcia indietro, bruciando in appena un mese metà dei guadagni maturati durante quel periodo.
Cosa sta accadendo a Qiagen e che prospettive ci sono?

Come tutte le altre aziende del settore, anche Qiagen ha vissuto un boom durante l’intenso periodo della pandemia (in special modo legato alla vendita dei test), ma subito dopo ha subito un brusco contraccolpo (perché i clienti avevano accumulato scorte).
Tuttavia il business non legato al Covid si sta lentamente riprendendo, tanto che l’azienda prevede quest’anno almeno una leggera crescita delle vendite e un miglioramento della redditività.

Questo scenario però dovrebbe concretizzarsi soltanto nella seconda metà dell’anno, perché la prima parte è stata condizionata dal difficile contesto macroeconomico e specifico del settore. Proprio questa ammissione ha innescato il recente calo in Borsa visto nelle ultime settimane.

Intanto Qiagen programma di ampliare la ricerca e intende accelerare la propria espansione in nuovi prodotti e regioni. Come annunciato dal ​​direttore finanziario Roland Sackers, l’azienda farà investimenti per oltre 100 milioni di euro nelle infrastrutture e nella produzione presso la sede operativa di Hilden, e inoltre vuole rafforzare a lungo termine l’attività nel campo della bioinformatica, anche attraverso piccole acquisizioni.

A proposito di acquisizioni, rimangono sempre sullo sfondo dei rumors riguardo a possibili fusioni in futuro, dopo la fallita acquisizione del gruppo da parte del produttore statunitense di apparecchiature da laboratorio Thermo Fisher nell’estate del 2020.

Sotto il profilo tecnico, quello che dicemmo a fine gennaio ha trovato puntuale conferma. Nella corsa verso i 45 euro Qiagen si è imbattuto in un paio di resistenze che hanno impedito l’ulteriore crescita, come possiamo vedere nel grafico sulla piattaforma .

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La condizione di ipervenduto dell’indicatore RSI ha frenato il calo sui 36,5 euro, innescando poi un rimbalzo. Adesso però Qiagen sta testando la Ema50, che è il crocevia degli scenari a breve termine.


Se riuscisse a passare questo livello, il passo successivo sarebbe andare ad aggredire la Ema200 sulla soglia psicologica dei 40 euro.
Viceversa, se il test della Ema50 dovesse fallire, allora potremmo assistere a uno scivolamento di nuovo verso i 36,5 euro.

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