Dopo aver fallito due tentativi di raggiungere la soglia dei 30 euro (a dicembre e gennaio), adesso Vonovia ci sta riprovando e spera di sfruttare la scia di una trimestrale positiva.
Il più grande gruppo immobiliare residenziale tedesco ha realizzato nuovamente un profitto nel primo trimestre, pari a 335,5 milioni di euro. Si tratta di un cambio di rotta evidente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando Vonovia aveva registrato una perdita di quasi 2,1 miliardi di euro.
Tuttavia per l’anno in corso Vonovia non prevede un utile Ebitda molto diverso da quello dell’anno precedente, perché le condizioni di mercato non sono ancora le migliori. Il settore immobiliare infatti aspetta con ansia l’allentamento della politica monetaria, che si sperava potesse arrivare in primavera ma invece avverrà soltanto a giugno in Europa e settembre negli USA.
Ricordiamo che tassi di interesse più bassi favoriscono la ripresa del mercato immobiliare (per l’aumento delle richieste di mutui) e l’avvio di nuovi progetti di costruzione (perché diventa meno costoso per i costruttori chiedere finanziamenti). Inoltre le azioni di società immobiliari diventano un’alternativa d’investimento alle obbligazioni quando i tassi si abbassano.
Sotto il profilo tecnico, si è concretizzato quello che avevamo detto a marzo: il doppio massimo che comparve sul grafico di Vonovia ha innescato una discesa fino a 24 euro (come vediamo sulla piattaforma di investimento ).
Il prezzo ha poi trovato un forte supporto nella Ema200, da dove è partito un nuovo rimbalzo verso l’alto.
Il superamento di slancio della EMA50 ha ridato molto ottimismo agli investitori, che stavolta potrebbero finalmente spingere il prezzo verso i 30 euro, dopo i due tentativi falliti a dicembre e gennaio. Anche perché, come detto, il mese prossimo potrebbero finalmente cominciare i tagli dei tassi di interesse, che ridarebbero ossigeno al settore immobiliare.
Anche gli analisti hanno accolto favorevolmente i dati trimestrali di Vonovia. La banca statunitense JPMorgan e Goldman Sachs hanno un obiettivo superiore ai 30 euro, mentre Berenberg lo fissa a 34 euro.
