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BASF al test della Ema50 dopo il rimbalzo sul supporto

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La situazione è complessa, ma il settore chimico dovrebbe essersi lasciato alle spalle il periodo più critico della sua storia recente

Dopo il bel rally cominciato a inizio anno, l’umore attorno a BASF è tornato ad essere grigio. Il titolo ha perso il 10% nel mese di aprile, scivolando di nuovo sotto la soglia dei 50 euro.
Ma un pizzico di ottimismo c’è, perché il settore chimico dovrebbe essersi lasciato alle spalle il periodo più critico della sua storia recente, che era stato innescato dalla crisi energetica, ed è cresciuta l’aspettativa di una ripresa ciclica.

Per quanto riguarda nello specifico BASF – che sta per cambiare Ceo dopo le dimissioni di Martin Brudermüller (verrà sostituito da Markus Kamieth, attualmente capo della divisione Asia) – i dati del primo trimestre hanno evidenziato un calo di vendite e utili (che già lo scorso anno furono ben al di sotto delle aspettative) a causa dei prezzi notevolmente più bassi e degli effetti valutari negativi.

Nei primi tre mesi il fatturato è diminuito del 12% su base annua, mentre l’utile Ebitda rettificato è diminuito del 5,3% (ma è meglio di quanto gli analisti si aspettavano). Il gruppo con sede a Ludwigshafen ha realizzato un utile di quasi 1,4 miliardi di euro, dopo quasi 1,6 miliardi l’anno prima.

BASF ha confermato i suoi obiettivi per il 2024, con un Ebitda compreso tra 8,0 e 8,6 miliardi di euro.
La società non ha fornito previsioni sulle vendite e sull’utile netto, e ha annunciato un programma di risparmio di miliardi di dollari e ulteriori tagli di posti di lavoro nello stabilimento principale di Ludwigshafen, che dovrebbe portare a un risparmio annuo di un miliardo di euro.

Sotto il profilo tecnico, BASF ha trovato un supporto solido su quota 48 euro, come vediamo sulla piattaforma di investimento .
basf_10_5_2024

Il test attualmente in corso della EMA50 rappresenta uno snodo importante, perché potrebbe innescare una ripresa fino alla successiva resistenza su quota 51 euro.
Al ribasso invece occorre fare riferimento al supporto che ha innescato l’ultima ripresa (48 euro), dove tra l’altro si sta avvicinando anche la Ema200.

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