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AURUBIS torna all’attacco degli 80 euro (con vista sui massimi di 1 anno)

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La forte richiesta di rame ha consentito all’azienda di guadagnare di più nella prima metà dell’anno finanziario

Appena un paio di mesi fa (era inizio marzo) dicemmo che AURUBIS stava mandando dei segnali di ripresa importanti. Ci avevamo visto giusto, visto che all’epoca il prezzo era sui 60 euro mentre adesso è schizzato sui 75 euro.
Inoltre i recenti risultati di bilancio sembrano poter dare un ulteriore slancio.

La forte richiesta di rame ha consentito ad Aurubis di guadagnare di più nella prima metà dell’anno finanziario (malgrado il calo del prezzo stesso del rame). Un beneficio è arrivato anche dal calo dei prezzi dell’energia.

Nei primi sei mesi il risultato operativo prima delle imposte è aumentato dell’1,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, superando le aspettative medie degli analisti. L’utile è invece aumentato del 15% raggiungendo ben 140 milioni di euro.
Così Aurubis ha potuto confermare il suo obiettivo di profitto per l’anno in corso (che finisce a settembre). La direzione punta a un utile operativo prima delle imposte compreso tra 380 e 480 milioni di euro, meglio dell’ano scorso.

Ricordiamo inoltre che sui conti di Aurubis c’è un forte effetto negativo legato ai furti (materiali e metalli preziosi per milioni di euro) che sono andati avanti per molto tempo, senza che nessuno se ne accorgesse. Ne ha fatto le spese quasi l’intero CDA, che deve essere licenziato, a cominciare dall’amministratore delegato Roland Harings (che sarà sostituito da : Steffen Alexander Hoffmann, ex Mercedes). Questa turbolenza ha pesato enormemente non solo sui conti, ma anche sull’umore attorno al titolo in Borsa.

Come abbiamo detto però, da marzo c’è un sentiment nuovo attorno al titolo, e c’è un aspetto che conferma quanto forte sia l’ottimismo attorno ad Aurubis: la correzione di aprile è sbattuta sulla EMA50 ed ha dato inizio a un nuovo impulso rialzista.

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Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il prossimo target è tornare sulla soglia degli 80 euro, mentre poco oltre c’è una resistenza statica verso 82 euro. A seguire il passaggio superiore è a quota 85,50 euro (il top dell’ultimo anno).
Sono tutti target che ad oggi sembrano raggiungibili, visto anche lo scenario di mercato del rame.

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