A metà luglio, quando il titolo MTU Aero Engines ha superato la soglia dei 250 euro, ci chiedevamo se l’ipotesi di raggiungere i 300 euro potesse essere concreta.
A distanza di soli due mesi, il prezzo ha raggiunto quota 280 euro e sembra non volersi ancora fermare.
Del resto, stiamo parlando di un’azienda che continua a crescere. MTU ha superato senza contraccolpi il periodo aprile-giugno che era stato caratterizzato dal problema di migliaia di motori che erano stati richiamati (provocando così la prima perdita annuale mai registrata dal produttore di Monaco).
Dopo un trimestre migliore del previsto, MTU è diventata più fiduciosa sullo sviluppo del margine nell’anno in corso, tanto da alzare le previsioni sulla redditività del 2024 (al 13% circa) che dovrebbe essere migliore rispetto all’anno precedente.
Non a caso, Berenberg Bank indica in MTU il titolo preferito nel settore dell’aviazione commerciale.
Dall’inizio dell’anno, il titolo MTU ha guadagnato circa il 40%, e ormai è vicinissimo al livello record che venne raggiunto poco prima dello scoppio alla pandemia (quasi 290 euro) all’inizio del 2020. E pensare che appena l’anno seguente era precipitato sotto la soglia dei 100 euro a causa delle forti restrizioni ai viaggi legate alla pandemia, che praticamente paralizzarono il suo business. Ma poi è cominciato un recupero impressionante.
Di recente le azioni MTU hanno guadagnato ulteriore slancio all’inizio di luglio, dopo aver superato una zona di grande tensione compresa tra 238 e 255 euro, come vediamo sulla piattaforma di investimento .
La Ema50 ha accompagnato questo impulso, fungendo da supporto là dove serviva.
E’ fuor di dubbio che il quadro per MTU resta decisamente rialzista, anche se l’indicatore RSI continua ad essere in prossimità dell’ipercomprato, facendo pensare a una possibile imminente correzione. Il target al rialzo resta comunque superare la barriera dei 300 euro, e se il business continuerà a viaggiare così bene, sarà solo questione di tempo.