Novembre è stato un mese decisamente positivo per Hannover Ruck, che ha ritrovato nuovamente la soglia dei 250 euro, e se dovesse continuare a viaggiare così potrebbe insidiare il massimo storico a 264,70 euro (toccato a ottobre).
Lo slancio al riassicuratore tedesco (il terzo più importante al mondo) è giunto dagli ultimi risultati trimestrali, a seguito dei quali ha alzato il suo obiettivo di profitto per il 2024 (il surplus dovrebbe ora aggirarsi intorno ai 2,3 miliardi invece di almeno 2,1 miliardi), ed ha anche fissato la previsione dell’utile netto consolidato per il 2025 a circa 2,4 miliardi di euro. Ma solitamente Hannover Ruck fissa obiettivi conservativi, per cui è lecito immaginare che si possa andare anche oltre.
Nel terzo trimestre il riassicuratore ha guadagnato molto più di quanto si aspettassero gli analisti, che temevano un impatto forte sui conti dell’azienda dell’uragano Helene (negli USA) e delle alluvioni (in Europa Centrale). Invece il risultato finale è stato un utile di 663 milioni di euro, il 30% in più rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto a un effetto fiscale positivo di 120 milioni.
Nei primi nove mesi dell’anno il gruppo ha realizzato un surplus di ben 1,8 miliardi di euro, ovvero solo mezzo miliardo al di sotto del nuovo obiettivo di profitto (2,3).
Sulla prossima trimestrale si vedranno gli effetti dell’uragano ‘Milton’, che ha colpito all’inizio di ottobre, e della tempesta in Italia. Tuttavia ha ancora un budget di ben 500 milioni di euro per le perdite ingenti, ed entrambe le catastrofi insieme dovrebbero rimanere ‘comodamente’ in questo quadro, ha spiegato in una conferenza telefonica il CFO Jungsthöfel.
A proposito, quest’ultimo prenderà il posto dell’attuale CEO Jean-Jacques Henchoz a partire dall’1 aprile 2025.
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Lo scatto verso l’alto di Hannover Ruck ha portato il prezzo a tagliare con decisione la Ema50, come possiamo vedere nell’immagine tratta dalla piattaforma di investimento .
Tutto questo ha rafforzato il messaggio rialzista agli investitori, confortati anche dai giudizi molto positivi di diversi analisti (DZ Bank fissa il target a medio termine a 288 euro, Deutsche Bank Research a 294 euro, la statunitense JPMorgan arriva addirittura a un obiettivo di prezzo di 300 euro).
Se riuscirà a consolidarsi oltre la soglia dei 250 euro, potrebbe seriamente preparare il terreno per un nuovo assalto al record storico oltre quota 264 euro.
In caso contrario, bisognerà tenere d’occhio la Ema50, che sta salendo a sua volta, in qualità di supporto.