Un improvviso colpo di scena ha innescato un vero e proprio terremoto su Teamviewer, che ha annunciato l’acquisizione dell’azienda industriale 1E. La reazione a questa notizia ha spinto in basso il titolo è verso quota 11 euro, sui minimi di luglio, bruciando così i guadagni ottenuti nella seconda metà dell’anno.
Sarà la più grande acquisizione che abbia mai fatto. Del resto 1E è grande circa un terzo rispetto all’azienda tedesca. L’operazione dovrebbe avvenire per 720 milioni di dollari, verrà finanziata con fondi propri e nuovo debito e dovrebbe essere completata entro la fine del 2025.
1E, che attualmente appartiene all’investitore finanziario Carlyle, è particolarmente interessante per perché l’azienda offre software per identificare e risolvere problemi IT. In questo modo Teamviewer vuole completare la propria offerta nel settore della manutenzione remota e degli apparecchi collegati in rete.
Nel 2026, le sinergie di vendita dovrebbero portare ulteriori 10 milioni di euro. Nel 2027 dovrebbero essere 25 milioni di euro.
Nonostante queste prospettive, gli investitori hanno reagito freddamente all’acquisizione, penalizzando il titolo in Borsa. La ragione di ciò è che, oltre a sostenere un importante costo, finirà per non ritiene effettuare riacquisti di azioni proprie nei prossimi due anni.
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Lo scenario tecnico è stato completamente stravolto da questa novità. Il forte slancio rialzista che aveva caratterizzato le ultime settimane è evaporato, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento .
La caduta del prezzo si è fermata in prossimità di un livello di supporto a quota 11 euro, ma non escludiamo che possa scendere ancora verso il successivo supporto a circa 10,5 euro. Sicuramente in questa fase occorre muoversi con cautela, anche se gli spunti per immaginare una prossima ripresa ci sono. Tuttavia, finché il prezzo non tornerà oltre la Ema50, lo scenario rimarrà molto incerto, almeno nel breve termine.
