Lo scenario estremamente positivo che c’era attorno al titolo SYMRISE fino a ottobre è drasticamente cambiato. Dopo aver raggiunto i 125 euro (i massimi di oltre 2 anni) il prezzo è bruscamente rimbalzato all’indietro, perdendo più del 15% in due mesi.
Il produttore di fragranze non è riuscito a mantenere alto l’umore dei suoi investitori, quando ha presentato i dati trimestrali a fine ottobre.
Malgrado la crescita significativa nel settore additivi per alimenti animali, in quello dei prodotti dolci e salati e anche nel business delle fragranze per profumi costosi, il management di ha mantenuto una forte cautela che non è piaciuta al mercato.
La crescita organica dell’intero anno, prevista a circa il 7%, ha deluso gli analisti. Inoltre la crescita delle vendite nell’ultimo trimestre potrebbe anche diminuire. C’è poi la forte incertezza riguardo al futuro andamento della domanda.
Va detto che il gruppo di Holzminden tradizionalmente mantiene cautela prima del bilancio dell’intero anno. Finora per il 2024 è previsto un margine di profitto prima di interessi, imposte, ammortamenti (margine Ebitda) di circa il 20%, ma alcuni esperti sono maggiormente ottimismi su questo punto. E se tale ottimismo troverà conferma nei dati che saranno presentati a fine gennaio 2025, allora potrebbe ricevere una bella spinta.
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Nel frattempo il prezzo di Symrise si trova in una zona intermedia tra il supporto psicologico dei 100 euro (e quello statico a 99,45) e una resistenza a quota 107 euro. Possiamo vederlo sul grafico della piattaforma di investimento .
Il recente incrocio tra le medie mobili (la Ema50 sotto la Ema200) generalmente è un messaggio ribassista per il mercato, a meno che non si sia subito una ripresa delle quotazioni. Per questo saranno settimane molto importanti per definire il futuro di .
Gli analisti mantengono una certa fiducia, e di recente la banca svizzera UBS ha confermato il suo consiglio di acquisto con obiettivo 138 euro a medio termine. Anche Goldman Sachs fissa un target elevato, 131 euro, mentre poco più in basso si collocano gli obiettivi di prezzo di Deutsche Bank (125 euro), Jefferies e JPMorgan (120 euro).