L’ultimo anno è stato disastroso per Bayer, che nel 2024 ha accumulato una perdita di quasi il 50%, abbattendo un supporto dietro l’altro. Tuttavia questo 2025 è cominciato invece con uno slancio nuovo, tanto che il prezzo è tornato oltre i 20 euro.
Il cammino nella valle delle lacrime è finalmente terminato?
Molti dei problemi che ha dovuto affrontare, costringendola a rivedere al ribasso i propri obiettivi, non sono ancora risolti del tutto.
Il più pesante sono le cause legali sul glifosato, ereditati dal gruppo Monsanto acquistato qualche anno fa. Questi contenziosi sono già costati miliardi di dollari all’azienda (una condanna risarcitoria da 100 milioni è stata emessa solo pochi giorni fa).
Sebbene molti casi siano stati ormai risolti, non esiste una giurisprudenza chiara. Il fatto positivo è che Bayer ha già fatto accantonamenti elevati, il che rende calcolabile il rischio finanziario.
Un altro problema sono gli alti livelli di debito dell’azienda. Il CEO Bill Anderson sta cercando di riorganizzare il gruppo e ridurre significativamente i costi. Gradualmente dovrebbero vedere dei miglioramenti.
dovrà affrontare anche la scadenza dei blockbuster nel settore farmaceutico. Tuttavia il gruppo agro-chimico è molto ottimista riguardo alla propria attività farmaceutica. In special modo ci sono grandi aspettative per il farmaco antitumorale Nubeqa, quello renale Kerendia e per il farmaco cardiaco Acoramidis. Sono tutti destinati a diventare prodotti di successo, in grado di generare un fatturato di almeno 1 miliardo di euro all’anno.
Il quadro grafico delle azioni appare molto più favorevole rispetto alla fine del 2024, quando il trend era al ribasso e molti investitori hanno gettato la spugna delusi.
Probabilmente, molte cose negative sono ormai già state scontate nell’attuale livello dei prezzi.
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Come vediamo sulla piattaforma di investimento , la cosa importante è aver superato la media mobile a 50 giorni (Ema50). Si tratta di un chiaro segnale positivo che non si verificava dal crollo di ottobre scorso.
Poco più sopra c’è ancora un piccolo gap ancora aperto, che potrebbe essere il primo target di questo impulso rialzista. Le sfide più importanti saranno però la resistenza statica a circa 25,4 euro e subito sopra la Ema200.
Se ci arriverà, allora potremmo parlare di una inversione del trend davvero sostenibile.