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AURUBIS, dalla trimestrale arriva la spinta per salire oltre gli 80 euro?

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Il management mantiene una prospettiva ottimistica per il futuro, che prevede anche una strategia di espansione internazionale

Il 2025 è cominciato bene per il titolo AURUBIS, che è tornato ad affacciarsi oltre la soglia degli 80 euro. E una spinta potrebbe giungere dall’ultima trimestrale che è stata pubblicata a inizio febbraio.

Nel trimestre finito a dicembre, il produttore di rame ha aumentato le vendite dell’8 % e il risultato operativo prima delle tasse del 17 %, mentre l’utile netto è stato complessivamente il 10% in più rispetto a un anno fa. E’ meglio di quanto si aspettavano gli analisti.
Lo slancio di è stato favorito dai prezzi dei metalli più elevati e da un aumento dei ricavi dalle operazioni di acido solforico.


Nonostante i fermi produttivi per manutenzione che dovrebbero influire sulle operazioni per circa 44 milioni di euro, il management di mantiene una prospettiva ottimistica per il futuro, che prevede anche una strategia di espansione internazionale. Lo dimostra l’aumento del 60% del budget di investimento. Una parte significativa di questo investimento, circa 740 milioni di euro, è assegnata al nuovo impianto di riciclaggio in Georgia, USA.


Per l’anno fiscale 2024/25, la società progetta un profitto operativo prima che le tasse vadano tra € 300 e € 400 milioni, sebbene gli analisti prevedano un po ‘di moderazione nello slancio commerciale durante la seconda metà dell’anno.


Il quadro grafico di Aurubis sembra aver superato la fase opaca vissuta sul finire del 2024, e che l’aveva portato a un crollo del 20% circa.
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Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il prezzo di Aurubis è rimbalzato sulla Ema200 e ha superato di slancio anche la Ema50. Questo l’ha riportato in una zona di resistenza compresa tra la soglia psicologica degli 80 euro e 82 euro. Tuttavia, la forte crescita dell’indicatore RSI fa temere possibili correzioni in prossimità di questo livello di prezzo. Occorre quindi cautela.


A causa della carenza di rame fino al 2030, si prevede che la domanda continuerà ad aumentare nel medio termine, il che renderebbe un asset strategicamente interessante, soprattutto per chi si muove a lungo termine.

Per la maggior parte degli analisti Aurubis resta un titolo interessante. Kepler Cheuvreux fissa un prezzo obiettivo di 93,70 €, mentre DZ Bank lo ha portato a 93 euro. Deutsche Bank fissa il target a medio termine su 88 euro, mentre più scettico è Warburg, che lascia Aurubis su ‘Hold’ – obiettivo 73 euro.

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