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SARTORIUS, il quadro tecnico è tornato a farsi opaco

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Dopo il rally di gennaio, il titolo del fornitore di tecnologie da laboratorio ha fatto marcia indietro (-15%)

La fiammata avvenuta durante il mese di gennaio aveva fatto sperare agli investitori che SARTORIUS fosse finalmente uscito dal range compreso tra 170 e 210 euro, dove ha oscillato per 7 lunghi mesi.
Ma subito dopo aver raggiunto il massimo di 8 mesi sul finire di gennaio, il fornitore di tecnologie di laboratorio ha cominciato una pesante marcia indietro (-15% circa) rientrando nel suo range.


Nonostante il recupero della domanda e le prospettive di crescita per il 2025, il gruppo continua a vivere un contesto difficile. Anche l’ultimo anno è stato debole, con vendite in calo per la seconda volta di fila (era successo anche nel 2023). Lo stesso vale per il risultato operativo. Non a caso lo scorso anno il titolo Sartorius è stato il secondo peggiore dell’indice DAX (perdita di oltre il 35%).
Dobbiamo ricordare che Sartorius sta cercando di riprendersi dai problemi successivi alla pandemia, quando la domanda è precipitata per via dell’alto livello di scorte accumulato dai clienti nell’era Covid.


Nel corso del 2025 dovrebbe esserci una ripresa, ma solo “moderata”, perché la domanda in recupero rimarrà al di sotto della media del mercato a lungo termine.
A penalizzare c’è anche un rapporto prezzo/utile di quasi 70. Di fronte a un valore così elevato, per attirare il mercato bisogna crescere in modo significativo e diventare più redditizio, cosa che Sartorius non sembra di garantire al momento.


Il quadro grafico di Sartorius, che sembrava essersi fatto più luminoso dopo il rally di gennaio, è tornato invece opaco.
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Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il prezzo non solo è rientrato nel range 170-210, ma ha anche tagliato verso il basso sia la Ema200 che la Ema50, mandando così un messaggio ribassista al mercato.
Sulla media mobile a 50 periodi, che agisce in qualità di supporto, si sta creando maggiore tensione tra compratori e venditori.
Se dovessero prevalere i primi, il titolo potrebbe fare un nuovo tentativo di uscita dalla parte alta del range. Se invece dovessero prevalere i venditori, il prossimo supporto è sui 180 euro.

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