Anche in questa prima parte di 2025, il titolo ALLIANZ continua a correre. Finora c’è stato un aumento di circa il 12%, che ha portato il livello di prezzo sui massimi dal 2001. Ma nonostante questa corsa, siamo ancora ben distanti dal massimo storico a quota 402,68 euro, fissato il 4 aprile 2000.
I numeri confermano l’ottimo stato di salute dell’azienda. Nel 2024 ha aumentato il suo volume d’affari complessivo dell’11%, l’utile operativo è aumentato di quasi il 9% a 16 miliardi di euro. In tal modo, il gruppo ha superato il suo obiettivo originale e le aspettative medie degli analisti.
Allianz ha tratto vantaggio soprattutto dalla sua divisione più grande, l’assicurazione danni e infortuni. La divisione ha aumentato il suo utile operativo di circa 7,9 miliardi di euro. Il volume d’affari della divisione è aumentato di un buon 8%, soprattutto perché Allianz ha aumentato i prezzi per i propri clienti.
Per il nuovo anno, il CEO Oliver Bäte ha un risultato operativo tra 15 e 17 miliardi di euro. Già a dicembre il management di aveva fissato nuovi obiettivi per gli anni successivi. Si prevede che l’utile per azione rettificato per le voci straordinarie salirà a 31,50 euro entro il 2027 (l’ultimo è stato 22,61 euro).
Inoltre, il gruppo prevede di spendere in media almeno tre quarti del suo utile netto rettificato in dividendi (vuole aumentarlo dell’11,6%, portandolo a 15,40 euro per azione) e riacquisti di azioni tra il 2025 e il 2027.
La società è più redditizia che mai, ben posizionata sul mercato e offre anche un interessante rendimento da dividendi per gli investitori a lungo termine. Ci sono quindi tutti i motivi perché resti un investimento convincente.
Anche il quadro grafico di Allianz è ottimo, visto il forte slancio rialzista che è cominciato a gennaio, dopo il consolidamento attorno alla soglia psicologica dei 300 euro.
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Come vediamo sulla piattaforma di investimento , la breve correzione di inizio febbraio è servita per scaricare l’indicatore RSI che era in ipercomprato. Adesso il titolo è pronto per lanciarsi verso un altro importante livello psicologico, quello a 350 euro, che è il primo target da raggiungere.
Se invece vi fosse una nuova correzione, non ci sarebbe da spaventarsi finché il prezzo resterà oltre 320-326 euro, mentre solo la discesa sotto la Ema50 potrebbe sporcare il quadro a breve termine.