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BAYER, ripresa a rischio. La tenuta della Ema50 diventa cruciale

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Dopo la corsa cominciata a inizio anno, la richiesta di un aumento di capitale ha allarmato gli investitori e spinto le vendite sul titolo

Sono stati giorni molto intensi per gli investitori di BAYER. Grazie ad una trimestrale meno debole del previsto, le azioni del colosso agro-farmaceutico avevano proseguito il trend rialzista delle ultime settimane, che da inizio anno aveva prodotto un guadagno di oltre il 25%.
Poi però c’è stata una feroce marcia indietro, a causa del possibile aumento di capitale.

Cominciamo dai dati per il 2024, che sono stati migliori di quanto si temeva. Il gruppo ha concluso il 2024 con una perdita netta di 2,55 miliardi, ma è un miglioramento rispetto ai 2,9 miliardi di euro persi nel 2023. Peraltro il bilancio finale in rosso è dovuto alle pesanti svalutazioni delle attività della divisione agrochimica (circa 5,5 miliardi). Le vendite sono calate meno del previsto, e anche in termini di risultati operativi Bayer ha fatto meglio di quanto si pensava.
Infine, il free cash flow è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, superando le aspettative dell’azienda.


Ricordiamo che ha dovuto affrontare anni difficili soprattutto per il contenzioso sul glifosato, ereditato da Monsanto, insieme a quello sulle sostanze chimiche tossiche note come PCB. Ma il gruppo ha sofferto anche il crollo dei prezzi dei prodotti agricoli e la nuova concorrenza per uno dei suoi farmaci più venduti.
Il 2025 sarà un anno cruciale per il turnaround del colosso chimico-farmaceutico. prevede ricavi sostanzialmente in linea con l’anno precedente, stimati tra 45 e 47 miliardi di euro, aggiustati per i cambi. Il CEO Anderson ha definito il 2025 un “anno cruciale” per l’azienda, mentre prevede performance migliori dal 2026 in poi.


Tuttavia, come detto, prima del weekend c’è stato un forte passo indietro. Le vendite sono cominciate dopo che la società ha preannunciato la richiesta all’assemblea generale annuale di rendere disponibile almeno il 35% del suo patrimonio netto per misure di capitale. Gli azionisti di devono quindi prepararsi a una diluizione potenzialmente significativa. Il motivo probabile è che il gruppo è ancora esposto a forti rischi legali a causa del glifosato, e per questo intende avere flessibilità finanziaria per poter reagire rapidamente (nel caso fosse necessario).
Chiaramente questo scenario ha allarmato gli investitori, soffocando il sentiment positivo che spirava da un po’ di tempo.


Il quadro grafico per il tiolo BAYER sembra ancora positivo, ma è chiaro che bisogna tenere conto degli ultimi sviluppi ed avere molta prudenza.
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bayer_10_3_2025
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L’ultimo slancio rialzista ha consentito di colmare il gap down che si era aperto a novembre scorso, ma una volta raggiunta la resistenza a quota 25 euro e la Ema200, il prezzo ci è rimbalzato contro, come vediamo sulla piattaforma di investimento .


Adesso bisogna tenere d’occhio il supporto offerto dalla Ema50, perché se il calo di dovesse proseguire lo scenario tornerebbe ad essere molto cupo. Chi cerca un punto di ingresso conveniente dovrebbe aspettare di vedere se la Ema50 terrà oppure no. In caso contrario c’è il rischio di scivolare di nuovo sui minimi sotto i 20 euro.

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