La ripresa che Bechtle ha vissuto da inizio anno (con un guadagno del 30%) si è bruscamente interrotta pochi giorni fa, dopo che a metà marzo sono state pubblicate le prospettive future, che hanno lasciato un po’ perplesso il mercato.
L’ultimo bilancio ha confermato i dati chiave già pubblicati da all’inizio di febbraio. Per il momento, la domanda rimane debole e il fornitore di servizi IT ha accusato un calo delle vendite dell’1,8% rispetto all’anno precedente, ma con un andamento divergente tra la divisione sistemi (-5,3%) e quella e-commerce (+4,4%). Gli utili sono andati peggio del previsto, e dopo le tasse il profitto del gruppo è sceso da 265,5 a € 245,5 milioni.
Secondo il management, nella prima metà dell’anno non dovrebbero esserci miglioramenti significativi dello scenario, soprattutto perché la situazione economica generale rimane tesa.
Qualcosa potrebbe cominciare a muoversi dopo che si sarà formato il nuovo governo federale, che consentirà di sbloccare gli ordini in arrivo dal settore pubblico.
La domanda statale è estremamente importante per , visto che rappresenta circa un quarto nelle vendite del gruppo.
Un volano importante potrebbe essere il grande piano di spese del nuovo esecutivo, che prevede grandi investimenti nelle infrastrutture e quindi anche nella digitalizzazione.
Il quadro grafico di Bechtle si è decisamente offuscato nell’ultimo periodo, giustificando chi fa trading CfD al ribasso su questo titolo.
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Come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento , la brusca correzione cominciata a marzo ha spinto il prezzo a tagliare sia la Ema200 che la ema50, inviando così un messaggio ribassista al mercato.
Il titolo è ritornato così nel range 30-35 euro dove ha viaggiato per molto tempo durante l’inverno. La linea mediana di questo intervallo (32,5) potrebbe agire da supporto se la discesa dovesse proseguire. Al rialzo invece il primo obiettivo è rimettere il muso oltre la Ema50.