Il primo trimestre del 2025 sembrava aver segnato una svolta positiva per BRENNTAG, che pareva essere sulla via del recupero dopo un 2024 pessimo (ha perso circa il 35%).
Ma da metà marzo in poi le cose sono di nuovo peggiorate: non solo il titolo del commerciante chimico ha bruciato tutti i guadagni, ma è scivolato in prossimità dei minimi di 2 anni.
A metà marzo il distributore di prodotti chimici ha pubblicato i dati relativi all’ultimo anno finanziario. Il fatturato di 16,2 miliardi è inferiore del 3,4% all’anno precedente, ma comunque entro le previsioni degli analisti. Il risultato operativo si è ridotto del 12,9% a 1,1 miliardi, mentre l’EBITDA rettificato è diminuito del 13% a 1,1 miliardi di euro.
Il profitto di 536 milioni è quasi un quarto in meno rispetto all’anno precedente, risultando notevolmente al di sotto delle aspettative del mercato.
Tuttavia, il management di vuole mantenere il dividendo stabile a 2,10 euro per azione.
Il CEO Christian Kohlpaintner prevede che nel nuovo anno ci sarà un miglioramento moderato delle vendite, anche grazie alle acquisizioni e un ambiente che potrebbe migliorare nella seconda metà del 2025. Il CdA prevede un EBITDA operativo compreso tra 1,1 e 1,3 miliardi di euro.
Il contesto di mercato per il settore chimico rimane persistentemente difficile, perché i costi dell’energia rimangono elevati mentre la domanda resta debole. Le prospettive sembravano destinate a migliorare, ma la battaglia dei dazi rischia di peggiorare nuovamente lo scenario.
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Il quadro grafico di Brenntag è nuovamente diventato grigio nelle ultime settimane, come vediamo sulla piattaforma di investimento .
Il prezzo ha tagliato al ribasso sia la Ema50 che la Ema200, inviando un messaggio fortemente ribassista al mercato. La caduta mette a rischio anche il minimo di due anni verso quota 54, un livello di prezzo che sta agendo da supporto. L’indicatore RSI in ipervenduto potrebbe frenare ulteriormente questo slancio
ribassista.
Va evidenziato il divario di opinioni tra gli esperti finanziari. Ad esempio, mentre DZ Bank ha raccomandato il titolo , nello stesso giorno JP Morgan ha suggerito di liberarsene. Nonostante questo, il prezzo obiettivo medio dei 17 analisti che monitorano il titolo è di 74,55 euro.