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E.ON, ecco i motivi per credere che la corsa continuerà

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Da metà gennaio il titolo del gruppo energetico è cresciuto di circa il 45%

Dopo una fortissima corsa cominciata a metà gennaio, che ha consentito a E.ON di guadagnare il 45% e giungere sui massimi dal 2012, il titolo del fornitore di energia sembra volersi consolidare attorno alla soglia dei 15 euro.
Ma secondo molti analisti, questa pausa fisiologica potrebbe presto lasciare il posto a una nuova corsa al rialzo.


Sono essenzialmente due le ragioni che spingono : la natura di titolo difensivo e le sue solide performance operative.
Nelle fasi volatili del mercato, i titoli difensivi diventano molto richiesti perché proteggono il portafoglio degli investitori. Per questo, subito dopo l’avvio della battaglia dei dazi di Trump, E.ON è riuscito a contenere le perdite. Infatti rispetto ad altri titoli, il calo del 12% è stata poca roba (peraltro sono stati recuperati in fretta).


Ma non è solo la loro natura difensiva a rendere le azioni così attraenti. Anche dal punto di vista operativo il gruppo energetico sta andando bene.
Sul finire di febbraio l’azienda ha presentato risultati soddisfacenti. L’EBITDA rettificato ha raggiunto i 9 miliardi (il massimo che era stato previsto dalla società) mentre l’utile netto rettificato è stato di 2,9 miliardi (in linea con le aspettative). Inoltre per il 2025 il management prevede un’ulteriore crescita, con l’EBITDA rettificato che dovrebbe arrivare a 9,6-9,8 miliardi e l’utile netto tra 2,85 e 3,05 miliardi di euro.
Senza dimenticare che il fondo speciale tedesco per le infrastrutture garantirà ulteriore lavoro a EON per il futuro.


A tutto questo si aggiunge poi un dividendo più che dignitoso, che dovrebbe essere quasi del 4% rispetto ai prezzi attuali.
Se sommiamo le solide prospettive di crescita, l’elevato rendimento dei dividendi e la natura difensiva dei titoli, abbiamo un quadro più chiaro sulle ragioni che stanno spingendo .
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Lo scenario grafico di EON è molto positivo, come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento . La recente correzione ha consentito all’indicatore RSI di scaricarsi dalla zona di ipercomprato (anche se restiamo molto vicini ad essa).
Il prossimo obiettivo di prezzo è sui 16 euro, e oltre tale livello la strada sarebbe spianata per raggiungere la resistenza successiva verso quota 19/20 €.

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