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AIXTRON, il peggio sembra alle spalle. C’è spazio fino a 14 euro?

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Da inizio aprile il titolo ha guadagnato circa il 40% e anche il management è ottimista sui prossimi trimestri

Dopo un lunghissimo trend ribassista, cominciato addirittura alla fine del 2023, l’azienda tecnologica AIXTRON dà finalmente dei segnali di inversione di rotta. Dopo aver toccato il minimo di due anni a inizio aprile, su quota 8,5 euro, c’è stato un vigoroso rimbalzo di circa il 40% in poche settimane.


Da diversi trimestri il contesto di mercato ha penalizzato , perché la domanda da parte dei produttori di chip è stata debole. Ma questa situazione potrebbe cambiare e rendere il titolo nuovamente interessante.
Lo dimostra il forte incremento degli ordini in entrata: rispetto al primo trimestre del 2024, nello stesso periodo di quest’anno sono aumentati del 10%, raggiungendo i 132 milioni di euro. Anche per il secondo trimestre si prevedono vendite più o meno simili, comprese tra 120 e 140 milioni di euro.


Complessivamente, i risultati del primo trimestre di (pubblicati il 30 aprile) sono stati in linea con le attese, confermando difficoltà ma anche segnali incoraggianti.
Infatti l’EBIT operativo è diminuito da 9,9 milioni a 3,3 milioni di euro, il margine EBIT è sceso dall’8 al 3% e l’utile del periodo è diminuito da 10,8 milioni di euro a 5,1 milioni di euro (ma include elevate spese una tantum pari a 5,1 milioni di euro). Tuttavia, il free cash flow è migliorato significativamente, passando a -7,4 milioni dell’anno precedente a +35,1 milioni di euro quest’anno.


Inoltre le previsioni sono ottimistiche, soprattutto per il margine EBIT che quest’anno dovrebbe essere tra il 18 e il 22%. Ciò significa che secondo il management di , nei prossimi trimestri gli utili miglioreranno significativamente. Nel complesso, la sensazione è che il peggio è probabilmente passato.
Anche dal punto di vista grafico le cose sembrano andare molto meglio, come possiamo vedere nell’immagine sulla piattaforma di investimento .
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Dopo aver toccato il fondo a inizio aprile, il prezzo è rimbalzato con vigore superando una zona di resistenza attorno a 11 euro, dove transitava anche la Ema50. Questo slancio ha mandato un forte messaggio rialzista.


Tuttavia adesso la corsa di sta incontrando un altro scoglio, ossia una resistenza statica su 12,9 euro, ed a rendere la situazione più delicata è il fatto che ormai l’indicatore RSI è in zona ipercomprato. C’è quindi il rischio di una correzione, o forse solo un consolidamento in questa zona.
Se però ci muoviamo su un orizzonte temporale più ampio, possiamo notare che la media a 200 giorni si trova parecchio più sopra (14,60 euro) e quindi fornisce ancora molto spazio per un movimento al rialzo in futuro.

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