Negli ultimi otto mesi il titolo Commerzbank ha ottenuto una performance impressionante, con un guadagno superiore al 100%. Gli ultimi dati trimestrali hanno consolidato la fiducia degli investitori, spingendo il prezzo sul livello massimo degli ultimi 13 anni.
I risultati del primo trimestre sono stati davvero solidi, soprattutto l’utile netto che è stato migliore delle aspettative, nonché il migliore realizzato da su base trimestrale dall’inizio del 2011.
Particolarmente positiva è stata la performance della controllata polacca mBank, che ha beneficiato di minori accantonamenti per mutui in valuta estera e ha registrato un incremento del 149% dell’utile operativo su base annua.
Qualche perplessità nasce dal fatto che il 67% dei ricavi deriva dagli interessi, un’area sottoposta a particolare attenzione dati i previsti tagli da parte della BCE. Questo aumenta il rischio che non raggiunga i suoi ambiziosi obiettivi di redditività. Inoltre la banca prevede notevoli costi di ristrutturazione per il resto dell’anno.
Tuttavia, uno dei temi caldi che riguarda il futuro dell’istituto è la possibilie acquisizione da parte di Unicredit. Negli ultimi mesi, l’interesse ddella banca italiana ha fatto salire il prezzo delle azioni di . Quest’ultima si difende dalle avances degli italiani e vuole rendersi così attraente per i suoi azionisti da non vendere le loro azioni.
L’istituto italiano potrebbe avviare nelle prossime settimane i colloqui con il governo tedesco per superare le resistenze politiche. Ma il governo tedesco, in quanto secondo maggiore azionista, detiene un diritto di veto decisivo che rende praticamente impossibile un’acquisizione ostile.
In attesa di sviluppi, la marcia di Commerzbank è giunta su livelli che non si vedevano da 13 anni, grazie al forte rimbalzo avvenuto a seguito del crollo di inizio aprile (quando l’annuncio dei dazi di Trump che scosse il mercato azionario).
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Come puoi vedere nel grafico sulla piattaforma di investimento , il prezzo ha oltrepassato senza indugi la resistenza a 22,6 euro (che adesso è diventata supporto) e poi i precedenti massimi su quota 25 euro.
Va detto però che il rapido aumento dei prezzi avvenuto negli ultimi ha reso assai costose le azioni . Peraltro stiamo entrando nell’area di ipercomprato, e questo accresce il rischio di una frenata se non di qualche passo indietro. Tuttavia, finché il prezzo rimarrà oltre la Ema50 il quadro complessivo resterà rialzista.
