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BAYER, sfida finale sul glifosato. La Ema50 fa da supporto

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Robert Kennedy Jr vorrebbe mettere alcuni pesticidi come fuorilegge. Intanto l’azienda valuta anche di presentare istanza di insolvenza presso la filiale Monsanto

E’ un periodo intenso per gli investitori Bayer, che hanno visto il titolo volare nei primi due mesi dell’anno, poi crollare in quello successivo e quindi risalire di nuovo fino a poche settimane fa.
Ma adesso il vento è di nuovo cambiato, perché il gigante chimico e farmaceutico si trova di fronte a uno scenario importante relativo alla questione glifosato.


Il nuovo Segretario alla Salute USA, Robert Kennedy Jr., ha varato l’iniziativa “Make America Healthy Again” che intende mettere i pesticidi come il glifosato nella lista dei prodotti classificati come potenzialmente pericolosi per la salute. Si tratta di una ferita già aperta per , che a causa del pesticida Roundup (che usa il glifosato) ha dovuto affrontare cause legali per miliardi di dollari da quando acquistò Monsanto nel 2018. Va ricordato che Kennedy Jr ha supportato i querelanti in una delle prime cause contro Bayer nel caso del glifosato.
Va precisato che il Dipartimento della Salute non ha alcun potere di mettere fuorilegge i pesticidi che utilizzano il glifosato, perché è competenza dell’Agenzia indipendente per la protezione dell’ambiente (EPA), che ha già classificato il pesticida Roundup come sicuro.


E’ chiaro però che questa situazione sta innervosendo gli investitori, anche perché filtrano notizie secondo le quali la stessa starebbe portando avanti l’idea di presentare istanza di insolvenza presso la filiale Monsanto. Secondo la legge del Texas, l’archiviazione ai sensi del Capitolo 11 potrebbe bloccare le azioni legali contro la divisione.
Ma ci sono due precedenti importanti in cui aziende statunitensi hanno fallito miseramente con questo approccio (M3 e Johnson & Johnson). Per Bayer una mossa del genere potrebbe quindi diventare un pericoloso azzardo.


Nel frattempo gli ultimi dati del primo trimestre 2025 sono stati accettabili, e in particolare ha sorpreso l’utile Ebitda che ha superato le stime consensuali del 9%.
Inoltre gli obiettivi annuali di sono stati confermati, nonostante l’attuale contesto di incertezza. Tuttavia, dai numeri non è emerso nulla di straordinario.

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Il quadro grafico delle azioni Bayer si è nuovamente deteriorato negli ultimi giorni, come mostra l’immagine sulla piattaforma di investimento .
La resistenza statica a 25,5 euro ha respinto il prezzo all’indietro, com’era già accaduto a marzo. Il taglio della Ema200 è un messaggio ribassista, ma la Ema50 per il momento sembra fornire un supporto affidabile.
Se ciò accadrà anche nelle prossime sedute, lo scenario potrebbe stabilizzarsi. In caso contrario, Bayer potrebbe scivolare verso l’area di supporto a 21 euro.

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