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NORDEX, il vento in poppa spingerà fino a 19 euro?

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L’ultima trimestrale conferma che l’energia eolica sta acquisendo un notevole slancio a livello internazionale

Dall’inizio di febbraio il produttore di turbine eoliche NORDEX ha cominciato un rally poderoso, con un guadagno quasi del 60% che l’ha proiettato sui massimi di oltre 3 anni.
La produzione di energia elettrica tramite i sistemi eolici sta aumentando tanto in Germania quanto in altri Paesi, e questo continua ad avere un impatto positivo sullo sviluppo dell’azienda.


La conferma del momento positivo è giunta dalla trimestrale pubblicata a fine aprile, che evidenzia un aumento della redditività. ha ricevuto ordini per un valore di 13,5 miliardi di euro, di cui 8,3 miliardi di euro provenienti dal business dei progetti e 5,2 miliardi di euro dal business dei servizi.
Questi ordini provengono da diversi Paesi, soprattutto Turchia, Germania e Finlandia ma grosse richieste provengono anche dal Brasile e dal Canada. Ciò dimostra che l’energia eolica sta acquisendo un notevole slancio a livello internazionale.


Rispetto all’anno precedente, l’utile EBITDA operativo è aumentato del 53%, raggiungendo quasi 80 milioni di euro (malgrado un lieve calo delle vendite, scese da 1,5 miliardi del primo trimestre 2024 a 1,4 miliardi di euro). Il margine EBITDA è giunto al 5,5% rispetto al 3,3% dell’anno precedente.
Alla fine è tornata in attivo, con un utile di 8 milioni di euro, dopo una perdita di 13 milioni di euro nell’anno precedente. Anche l’andamento del free cash flow è stato positivo: dopo una perdita di 254 milioni di euro nel 2024, si è registrato un utile di 4 milioni di euro.


L’ottimo inizio dell’anno ha spinto a confermare le sue previsioni annuali: vendite comprese tra 7,4 e 7,9 miliardi di euro, margine EBITDA compreso tra il 5 e il 7%. Nel medio termine si prevede che il margine EBITA salirà all’8%. Gli investimenti per il 2025 ammontano a 200 milioni di euro.
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Lo scenario tecnico di Nordex è chiaramente positivo. Dopo la lunga fase di range tra novembre e febbraio, il prezzo ha fatto breakout con un fortissimo slancio, come si vede nell’immagine sulla piattaforma di investimento .
Il prezzo ha superato diversi livelli tecnici importanti, trovando un ostacolo – di recente – solo sulla resistenza statica sui 18 euro, ossia sui massimi da febbraio 2022.
Sembra comunque essere una correzione fisiologica, dal momento che l’indicatore RSI – come vediamo nell’immagine – era entrato in area ipercomprato.
Se non interverranno fatti nuovi, la strada di potrebbe essere ancora in ascesa, con il successivo target sui 19,2 euro, che peraltro è il valore obiettivo fissato dagli analisti Deutsche Bank e Berenberg Bank (mentre Goldman Sachs stima il valore equo a 23 € e Jefferies a 21 €).

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