Home
Beiersdorf

BEIERSDORF al test della Ema50 per guadagnare slancio (gli analisti sono ottimisti)

Scritto da -

Il produttore di beni di consumo è stato fortemente penalizzato dalla battaglia commerciale di Trump

Continua ad esserci una grande incertezza attorno al BEIERSDORF. Il produttore tedesco di beni di largo consumo è fortemente legato all’andamento dell’economia, che attualmente vacilla a causa delle tensioni commerciali globali. Questo si riflette chiaramente nell’andamento di Beiersdorf, che tuttavia nelle ultime settimane si è ripreso dal minimo di 52 settimane toccato a inizio aprile.
Tuttavia, la recente ripresa del prezzo ha ridato un po’ di ottimismo agli investitori ma soprattutto agli analisti, che nonostante le difficoltà fissano per un obiettivo di prezzo (medio) il 25% superiore ai livelli attuali.
_
beiersdorf_2_6_2_2025
_
Come si vede nel grafico sulla piattaforma di investimento , il prezzo sta testando una zona di enorme importanza su quota 123 euro. Per questo livello di prezzo passano sia una resistenza statica che la Ema50. Se Beiersdorf riuscirà a superare questo scoglio, potrebbe guadagnare slancio e avvicinarsi rapidamente alla Ema200, che attualmente passa per 126 euro.

Come vanno gli affari di Beiersdorf

Dal punto di vista operativo, le vendite del primo trimestre sono andate meglio del previsto. Il gruppo ha chiuso con un fatturato consolidato di 2,69 miliardi, in aumento del 3,6% rispetto al pari periodo dello scorso anno, oltre le aspettative del mercato (2,65).
Ancora una volta sono state le divisioni Derma e NIVEA a registrare la crescita organica più significativa (rispettivamente +11,4% e +2,5%), mentre il marchio di lusso La Prairie continua a vivere grandi difficoltà (-17,5%) a causa della debolezza dei consumi in Cina.


Il gruppo ha confermato le sue previsioni annuali, che prevedono una crescita organica delle vendite dal 4% al 6% per l’anno finanziario 2025. Si prevede che il margine EBIT sarà leggermente superiore al livello dell’anno precedente.


Sull’attività di pesa però la questione dazi, che crea incertezza e volatilità. Basta pensare che dopo l’annuncio di Trump, la sera del 2 aprile scorso, il titolo Beiersdorf precipitò di quasi il 10% scivolando sui minimi dall’estate del 2023. Anche se in seguito Beiersdorf ha recuperato quelle perdite e si è spinto anche oltre, le attuali incertezze globali incideranno in modo forte sulla fiducia dei consumatori.
Ricordiamo che un terzo dei prodotti per gli Stati Uniti vengono prodotti in loco, e quindi non subiranno alcun impatto, ma la maggioranza viene realizzata in Messico.

Non è possibile commentare questo post.

CONOSCERE IL DAX