I segnali positivi lanciati dal titolo Aurubis negli ultimi due mesi sono diventati sempre più nitidi nella giornata di martedì, quando uno studio positivo condotto da Oddo BHF ha fatto schizzare il prezzo oltre gli 85 euro, sui massimi di due mesi.
La banca ha alzato il rating del fornitore di rame e metalli da “Neutrale” ad “Acquista“, alzando il prezzo obiettivo a 105 euro.
Nella motivazione, la banca ha affermato che si trova a un punto di svolta strategico. Nei prossimi anni, si prevede una diminuzione degli investimenti necessari (che hanno inciso parecchio sugli ultimi risultati di bilancio), mentre i ricavi derivanti da progetti futuri aumenteranno.
In particolare si fa riferimento alla nuova fonderia di rame di Richmond, negli Stati Uniti, è al centro dell’attenzione.
Proprio i significativi costi di avviamento del nuovo ambizioso stabilimento dell’azienda a Richmond, circa 740 milioni, sono stati il motivo principale per cui l’ultima trimestrale presentata da Aurubis è stata contrastante. Infatti l’utile è sceso (a 76 milioni, dai precedenti 105 milioni) nonostante la crescita del fatturato (+14%, oltre le aspettative). Un altro motivo di questa flessione è a riduzione delle commissioni per la fusione del concentrato di rame.
L’azienda ha mantenuto le sue previsioni per l’intero anno, puntando ora a un utile operativo ante imposte pari a circa 300-400 milioni di euro, precedentemente annunciato.
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Come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento , lo scenario grafico di Aurubis è diventato molto interessante, perché l’ultimo balzo del prezzo ha consentito il superamento di due livelli di resistenza su 80 e 82 euro circa. Il prossimo target è sugli 88 euro, poi c’è la soglia psicologica dei 90 euro.
Attenzione però perché l’indicatore RSI è ormai in zona ipercomprato, e questo potrebbe favorire una correzione di . Se ciò dovesse accadere, è probabile che il prezzo potrebbe chiudere il “gap” che si è appena aperto, spingendo di nuovo il prezzo nella zona 80-82 euro.