Il lungo trend ribassista che ha interessato le azioni PUMA dalla fine dello scorso anno fino ad aprile, sembra essersi arrestato. Il titolo del produttori di abbigliamento sportivo si è infilato in un canale laterale compreso tra 21 e 24 euro.
Cosa devono aspettarsi gli investitori?
All’inizio di luglio si è insediato il nuovo CEO Arthur Hoeld, dopo le dimissioni di Arne Freundt. Gli toccherà un compito non semplice, visto che il settore dei beni di consumo attraversa una fase problematica, perché l’inflazione ha ridotto la domanda, le scorte sono ancora elevate e la concorrenza nel mercato degli articoli sportivi è agguerrita (specialmente con Nike e Adidas) e si gioca anche sui prezzi, provocando forte pressione sui margini di profitto di .
Uno dei grandi fattori di incertezza riguarda i dazi statunitensi. Le minacce del presidente Trump stanno causando disordini tra fornitori e consumatori. Il mercato americano è molto importante per Puma. Sebbene l’azienda abbia uno stabilimento lì, la maggior parte della sua produzione avviene in Cina. L’imposizione di dazi elevati peserà sulle vendite negli Stati Uniti, con un probabile impatto negativo anche sugli utili di .
A fine luglio l’azienda alzerà il velo sui conti del secondo trimestre, dopo che il primo si era chiuso in modo deludente (utile netto quasi a zero e utile operativo EBIT in forte discesa). Va detto che il programma di efficienza “Nex Level” sta comportando costi importanti, che però finiranno per migliorare significativamente la redditività di in futuro. Si prevede che il programma sarà in gran parte completato entro la fine del secondo trimestre, per cui ulteriori costi si avvertiranno anche sulla prossima trimestrale ormai in uscita.
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Lo scenario tecnico di PUMA rimane ancora incerto. Dal minimo di 18 euro toccato ad aprile, il prezzo è riuscito a guadagnare circa il 20%. Tuttavia, lo slancio si è esaurito già da tempo e sono circa due mesi che il prezzo ondeggia in un canale tra 21 e 24 euro.
Come vediamo sulla piattaforma di investimento , sembra che la media mobile a 50 periodi (Ema50) eserciti una forza attrattiva molto forte, che impedisce al prezzo di spingersi oltre.
Se però questo slancio rialzista dovesse arrivare, notiamo che c’è un GAP ancora aperto che conduce a 27 euro, e ancora oltre c’è la Ema200 (attualmente attorno alla soglia dei 30 euro).
