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BAYER, il recente crollo è un avvertimento o un’occasione?

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La trimestrale è stata deludente ma pochi giorni prima l’azienda aveva rivisto al rialzo le sue previsioni annuali

Quella che all’inizio sembrava una semplice correzione comincia a preoccupare gli investitori di BAYER. Dal picco raggiunto nel mese di luglio, la perdita di terreno è stata pari al 16,7%.
Tuttavia, spesso il confine tra un crollo pericoloso e una buona occasione è molto sottile.
Quindi, cosa sta succedendo?


Le azioni hanno recentemente subito notevoli pressioni, che sono stata acuite dai risultati non brillanti del secondo trimestre 2025. Il colosso agro-farmaceutico ha registrato un calo del fatturato (-3,6%) e una perdita netta di 199 milioni di euro. La causa principale della perdita netta sono gli accantonamenti aggiuntivi che Bayer ha deciso di effettuare dopo le recenti sconfitte giudiziarie sul glifosato (pari a 1,2 miliardi nel caso Roundup e 530 milioni nel caso PCB).
Inoltre l’azienda sta patendo il forte deprezzamento del dollaro statunitense e l’indebolimento delle valute in Brasile e Cina.


A livello operativo, la divisione farmaceutica di è stata particolarmente deludente. Maggiori investimenti e un mix di prodotti sfavorevole hanno compresso i margini, un segnale d’allarme per gli investitori.


Eppure pochi giorni prima della trimestrale, aveva rivisto al rialzo le sue previsioni annuali (fatturato consolidato tra 46 e 48 miliardi di euro, utile EBITDA rettificato tra 9,7-10,2 miliardi) una cosa che oggi come oggi sembra un atto di fede, che l’azienda dovrà onorare se vuole recuperare la fiducia del mercato.

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La situazione grafica mostra chiari segnali di debolezza. Non solo Bayer ha interrotto il suo trend rialzista ed ha tagliato la media mobile a 50 periodi, ma – come vediamo sulla piattaforma di investimento – sta adesso testando il supporto a 25,4 euro, dove passa anche l’importante media mobile a 200 periodi (Ema200).
Se il prezzo delle azioni scenderà al di sotto di questo livello, il messaggio che arriverà agli investitori sarà fortemente ribassista, e sarebbero possibili ulteriori perdite fino al supporto a quota 22 euro.
Per aver un segnale concreto di ripresa, il prezzo di Bayer dovrebbe almeno riavvicinarsi alla media mobile a 50 giorni (poco sotto i 27 euro).


Nonostante tutto, le azioni a lungo termine potrebbero rivelarsi ancora interessanti nel contesto delle speculazioni sul turnaround, soprattutto se la questione del glifosato verrà risolta.

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