Deutsche Börse spinge per ampliare il Dax da 30 a 40 società, e allo stesso tempo vorrebbe condizioni più rigide per l'adesione al principale indice tedesco.
In sostanza solo le società che siano redditizie – ovviamente dimostrando di esserlo – potrebbero accedere al DAX. Anche l'importanza del fatturato del mercato azionario come criterio per l'adesione all'indice dovrebbe diminuire.
"Non è un segreto che io personalmente accolga con favore l'espansione del Dax 30 a Dax 40", ha affermato il CEO Theodor Weimer.
Le modifiche previste sono una risposta allo scandalo Wirecard che ha portato alla scoperta di un ammanco di 1,9 miliardi di euro che si pensava fossero depositati come fondi fiduciari in due banche delle Filippine, ma che in realtà non sono mai esistiti. A causa della vicenda è finita nel vortice anche l’Autorità federale di vigilanza finanziaria del paese (Bafin, il corrispettivo italiano della Consob), la società di consulenza e revisione dei conti Ernst&Young e il governo di Angela Merkel.
