Dopo la brusca correzione vissuta da metà agosto a metà settembre, le azioni NORDEX sono ripartite con forza e fanno sperare gli investitori nella ripresa del rally che da inizio anno aveva fruttato un guadagno superiore al 100%.
Cosa aspettarsi adesso?
L’ultima correzione – fisiologica quando un titolo corre così tanto – era stata innescata dalle incertezze politiche riguardo al tema delle energie rinnovabili. Si teme un rallentamento del ritmo di espansione, che potrebbe non essere in linea con quello ipotizzato fino al 2030.
Tuttavia i paesi europei stanno comunque aumentando il ricorso all’energia eolica, mentre il miglioramento delle catene di fornitura e dei costi di approvvigionamento sta mantenendo una spinta importante a e all’intero settore. Nei primi otto mesi del 2025, il settore eolico in Germania ha installato una nuova capacità lorda di quasi 3.000 MW.
La ripresa di Nordex, che ha una forte presenza nei mercati strategici in crescita, discende soprattutto dai forti ordini dall’Europa orientale e dall’America Latina (in Ecuador). Il produttore di turbine eoliche ha ottenuto un ordine per la sua ultima generazione di turbine N175/6.X nel competitivo mercato spagnolo, che potrebbe garantire ricavi a lungo termine, perché non è una semplice vendita ma anche un contratto di assistenza completo.
Altro importante accordo è quello appena firmato con Mercedes-Benz, che ha affidato a – tramite l’impianto di Papenburg, in Bassa Sassonia – la copertura di circa il 20% del fabbisogno energetico annuo di Mercedes-Benz in Germania.
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Lo scenario tecnico di Nordex è tornato ad essere molto interessante, come vediamo sulla piattaforma di investimento .
La recente correzione ha offerto un’opportunità di ingresso a prezzo più vantaggioso, e l’attuale trend rialzista sembra avere ripreso vigore. Il prezzo di ha tagliato nuovamente la media mobile a 50 periodi, inviando un chiaro messaggio rialzista al mercato. E’ stato importante il supporto su quota 19,5 euro, che ha innescato l’ultimo rimbalzo.
Questo slancio potrebbe trovare qualche difficoltà in più – a breve termine – nell’attaccare i massimi di agosto, perché l’indicatore RSI si sta avvicinando all’ipercomprato.
Ma una volta stabilizzato, il titolo potrebbe rivelarsi di nuovo una occasione interessante (del resto sei analisti su otto raccomandano il titolo).
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