La brusca correzione avvenuta ad agosto è ormai alle spalle, ed EON ha recuperato tutto il terreno perduto e intravede di nuovo la soglia dei 17 euro.
Il colosso energetico tedesco sta registrando performance brillanti sia a livello operativo che finanziario, e mentre l’espansione della rete procede a pieno ritmo, gli ultimi dati semestrali confermano la sua forza operativa.
Il business delle reti elettriche rimane il motore indiscusso dei profitti del Gruppo, ed è proprio qui che sta concentrando i propri sforzi. Dei 3,2 miliardi di euro di investimenti totali nel primo semestre, la maggior parte è confluita direttamente in quest’area di business redditizia.
L’ultimo esempio è la messa in funzione a Gilzem di un punto di distribuzione centrale per l’espansione della fibra ottica. Questo traguardo garantisce la connettività di rete per i distretti dell’Eifel meridionale e di Bitburg.
In attesa dei prossimi risultati trimestrali di , che verranno pubblicati il 12 novembre, quelli relativi al primo semestre dell’anno confermano la straordinaria forza del core business: EBITDA rettificato +13%, risultato del Gruppo +10% a 1,9 miliardi di euro, utile per azione 0,74 euro, e una crescita degli investimenti pari a +11% a 3,2 miliardi di euro.
Il management del gruppo è fiducioso e ha confermato le previsioni per il 2025 (EBITDA rettificato del Gruppo tra 9,6 e 9,8 miliardi di euro, risultato di Gruppo rettificato tra 2,85 e 3,05 miliardi, utile per azione tra 1,09 e 1,17 euro).
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Il quadro tecnico di EON intanto è tornato incoraggiante. Come possiamo vedere nell’immagine tratta dalla piattaforma di investimento , il rimbalzo cominciato sul supporto statico a 14,5 euro ha innescato un forte rimbalzo. Il prezzo ha tagliato la media mobile a 50 periodi e il livello di resistenza a 15,5 euro, superando poi anche la soglia dei 16 euro e inviando un messaggio rialzista al mercato.
Il massimo annuale a 16,5 euro registrato il 5 agosto sembra ormai a portata di mano, e rappresenta la base per poter provare ad aggredire la soglia dei 17 euro. Tuttavia, l’indicatore RSI è molto vicino all’ipercomprato, per cui bisogna aspettarsi qualche passo falso a breve.
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